Sangiovanni, vicepresidente e sponsor dell’Ism lascia: così non potevo continuare
Scossone all'ISM Gradisca. Il vicepresidente e main sponsor della società, Antonio Sangiovanni, ha rassegnato le proprie dimissioni dal direttivo della società gradiscana. Non un terremoto improvviso, ma la conseguenza di un lungo sciame sismico che ha accompagnato il club nelle ultime stagioni. Sangiovanni, in società dal 2014, lascia per ragioni di salute. Stress e dispiaceri possono essergli fatali. E lui, che dell'Itala San Marco ha fatto non solo il dirigente ma il tuttofare - dal chiosco al campo - ultimamente ne ha avuti parecchi. "
«Nell'ultimo anno il presidente Tonon, anche lui per ragioni di salute e poi per impegni lavorativi che lo tengono lontano da Gradisca, non ha potuto starmi vicino come auspicato. Tutto il peso gestionale è rimasto sulle mie spalle: ma cosi' non potevo piu' tirare avanti». Nel lungo discorso di commiato presentato al direttivo, il vicepresidente ha ricordato i tanti sacrifici portati a termine dal 2014: «Lo stato dei conti allora era disastroso - ricorda -. Lentamente abbiamo rimesso in ordine la situazione finanziaria e molto spesso ciò è stato fatto anticipando personalmente le risorse. Altrettanto faticosamente è stato ricostruito un settore giovanile che oggi è nuovamente solido. Di riconoscenza - è amaro Sangiovanni- ne ho ricevuti poca. Di veleni invece moltissimi, come qualche personaggio che ha asserito che la mia presenza era dovuta solamente alla militanza di mio figlio in prima squadra (Beppe Sangiovanni, oggi all'UFM). Una buffonata, dato che gioca altrove da molte stagioni e io ho continuato a darmi da fare per il bene di questa associazione». L'amarezza di Sangiovanni non è solo personale, ma nei confronti di una società lasciata sola. «I due tornei internazionali erano fiore all'occhiello ma anche linfa di questa società, ma da anni ormai non hanno piu' lo scopo originario di aiutare l'ISM. Le istituzioni dovrebbero comprenderlo». E infine l'amarezza per qualche dissidio interno. «Non solo il sottoscritto è stato calunniato e criticato, ma anche altri che hanno lavorato duramente. Voglio ringraziare persone generose come le famiglie Pian e Spessot, o alcune colonne del settore giovanile come Felice Di Bernardo e Luca Petean, e il dg Eros Luxich L'ISM ha bisogno di persone cosi' e non di continui veleni. Da parte mia rimarro' sempre un tifoso e forse un giorno darò ancora una mano senza impegno: ma la mia avventura è finita».
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