Sci, Italia ancora a mani vuote Goggia a 7 centesimi dal podio

Nella libera mondiale l’azzurra sfiora il bronzo, successo della slovena Stuhec Tra i maschi Fill solo nono, Paris più indietro. Oro allo svizzero Feuz

MORITZ. Anche la domenica dell'alta velocità non ha portato medaglie all'Italia. E così ai mondiali di St. Moritz dopo le prime cinque delle 11 gare iridate in programma il medagliere italiano continua ad essere tristemente vuoto.

La gara in cui l'Italia ha ottenuto il risultato migliore è stata la discesa donne con vittoria della leader stagionale slovena Ilka Stuhec, argento alla austriaca Stephanie Venier con lontane origini venete e bronzo alla sempiterna statunitense Lindsey Vonn. Tutte medaglie meritatissime ma l'Italia con la solita Sofia Goggia è stata realmente ad un passo dal trionfo. La bergamasca all'ultimo intermedio era infatti al comando con un vantaggio di 73 centesimi. Ma poi è successo il patatrac ed è finita quarta, medaglia di cartone, a sette centesimi dal bronzo di Vonn e 52 dall'oro di Stuhec: «Il quarto posto è la posizione più infame che mi poteva capitare - le parole della Goggia - Ho commesso un errore pazzesco e devo essere contenta di essere ugualmente arrivata al traguardo sana e salva ad una velocità di 120 km/h. Sono arrivata ad una curva parabolica - racconta l'azzurra - dove sbatteva e sono arrivata con lo sci esterno che si è girato ed è finito sotto l'interno continuando a sbattere perchè la curva non era finita. Sono riuscita a riprendere il controllo ed alla porta successiva sono arrivata fuori equilibrio e sono entrata male pure lì. Sono uscita dal cancelletto per sciare per me stessa e per l'Italia, pensando solamente a divertirmi come sempre. Il quarto posto fa malissimo». Niente di speciale dalle altre azzurre in un gara comunque difficile con le sue curve, i suoi tanti salti e i suoi dossi: Elena Fanchini solo 15.a, Stuffer 19.a e Schnarf 22.a.

Non meglio sono andate le cose nella discesa uomini. Anche ieri c'era un po’ di nebbia in quota e partenza abbassata a quella della combinata evitando così il vertiginoso lancio della caduta libera-Freier Fall con i 140 km/h raggiunti in sei secondi. Ma ieri la nebbia se n'è andata presto perchè il sole ha fatto il suo dovere scaldando non solo l'aria ma anche il fondo pista. Il risultato è stata una neve che si è progressivamente velocizzata premiando gli atleti con i pettorali più alti, dal 10 in poi. Oro meritato al campione locale Beate Feuz (pettorale 13) - con i complimenti di Federer - davanti al canadese Erik Guay (17) che non si è dunque accontentato del titolo di SuperG. Terzo l'austriaco Max Franz (18). L'italiano Peter Fill (pettorale 7) non è andato più in là del 9.o posto mentre Dominik Paris (5) ha chiuso solo 13.o nonostante entrambi avessero fatto due belle gare. Molto piu indietro il terzo azzurro Mattia Casse. Oggi la combinata uomini.

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