Seedorf promosso anche da Capello Ma ha già perso Pazzini

MILANO. Per la prima conferenza stampa da allenatore, Clarence Seedorf non avrà al suo fianco Silvio Berlusconi. A causa di una serie di impegni politici del presidente del Milan sopravvenuti all’ultimo momento, la presentazione ufficiale slitta infatti a data da definire, ma non sarà certo meno interessante, oggi, ascoltare l'olandese alla vigilia del suo debutto assoluto in panchina, in occasione della presentazione della partita di campionato di domani sera in casa contro il Verona.
L'infortunio muscolare occorso a Pazzini (3-4 settimane di stop previste) è l'ultima eredità ricevuta da Seedorf, che intanto ha confidato le proprie impressioni e i propri progetti a Fabio Capello, che è diventato allenatore con un'intuizione simile a quella imposta nei giorni scorsi da Berlusconi, nel 1996 ha voluto l'olandese nella sua unica stagione a Madrid (dove hanno vinto una Liga) e qualche anno più tardi ha tentato invano di portarlo alla Roma. «Finalmente non te ne vai a casa tranquillo dopo l'allenamento, ora devi restare nel centro sportivo a lavorare...» ha detto sorridendo Capello all'ex centrocampista, che ha accettato con una certa curiosità l'invito dell'amico-allievo ad assistere alla sua prima vera seduta di allenamento. «Clarence ha sempre dimostrato personalità e quella non si perde mai - ha sottolineato il ct della nazionale russa -. È un ex calciatore che può dare tanto a questa squadra».
Dal Comitato esecutivo del Settore tecnico della Federcalcio è arrivata la deroga, quindi da domani sera Seedorf andrà in panchina con la qualifica di primo allenatore, con al fianco Mauro Tassotti nel ruolo di vice. In campo la prima novità evidente dovrebbe essere il modulo, visto che la prima prova tattica andata in scena a Milanello fa pensare che l'olandese proverà a dare una scossa al Milan attuando uno schieramento a 4-2-3-1. Il tentativo è quello di valorizzare Montolivo davanti alla difesa e coprire i difetti della retroguardia con il potenziale offensivo dei vari Robinho, Kakà, Balotelli e Honda, che, «è un ottimo giocatore ma deve abituarsi ai ritmi della serie A, più veloci di quelli del campionato russo», ha sentenziato Capello, il quale - ct della nazionale russa - aveva potuto vederlo all’opera in quel campionato. Il primo problema per Seedorf è che, tolto Balotelli (che tra l'altro è diffidato), l'unico centravanti a questo punto a disposizione è il giovane triestino Petagna, rientrato in settimana dal prestito alla Sampdoria dove peraltro non ha quasi mai giocato. Appena ceduto in prestito Matri, mercoledì all'esordio stagionale da titolare Pazzini si è procurato una lesione a un muscolo adduttore profondo della gamba destra. Fra una decina di giorni altri esami chiariranno la prognosi, che preoccupa non poco perché il 19 febbraio c'è l'andata degli ottavi di Champions League con l'Atletico Madrid.
Riproduzione riservata © Il Piccolo