Segafredo e De’ Longhi con il fiato corto, il passo è rallentato

TRIESTE. Una tripla s...Cortese, un canestro da annullare perchè il tiro è partito dopo la sirena del quarantesimo minuto, e Ferrara raccoglie il più insperato successo alla Unipol Arena contro la Segafredo Bologna. Sia chiaro, la compagine estense ha comandato per quaranta minuti o giù di lì, con 4 giocatori dall'argento vivo distribuiti per ruoli: Roderick, Cortese, Bowers e Pellegrino confezionano 82 punti, con 21/37 da due punti, 10/16 dall'arco dei tre punti, spesso accondiscesi da una difesa virtussina apparsa troppo molle. Furlani dal suo ritorno sulla panchina ferrarese ha dato una svolta decisa. Il finale è pathos puro: un tecnico a Bowers regala il +2 ai felsinei, la Bondi attacca, ma manca l'aggancio al primo tentativo, una palla-flipper finisce poi nelle mani di Cortese che con una "preghiera" agli dei del basket insacca l'arancia sacra nel cesto. Seguono polemiche vibranti, Trieste ringrazia.
Treviso, che succede? Che la De’ Longhi Treviso non stesse attraversando un gran momento, era palese. Con un separato in casa (Decosey), la squadra di Pillastrini parte bene andando anche sopra la doppia cifra di vantaggio (+17 il massimo). Dal terzo quarto invece la macchina veneta batte in testa, nonostante un ottimo Negri (17 punti), il vantaggio si assottiglia grazie a un prezioso Maganza. Si procede punto a punto, sino all'ultimo intenso quarto, frazione per spiriti impavidi come quelli di Bowers e Davis: i due americani prima portano in vantaggio i marchigiani sul 69-71 a 2’30” dal termine, poi governano le battute conclusive con l'aiuto di Benevelli.
“O Ray” vendica l'andata Allan Ray (30 punti), la “pietra dello scandalo” di quel finale convulso all’andata al Palamaggetti (con sconfitta), è il giustiziere di Roseto del solito ottimo Smith (25). La coppia italiana Traini-Ferrari è il complemento ideale a supporto del campione americano, per un match che realmente dura soltanto dieci minuti.
Recanati, gioia supplementare Continua a stupire Recanati. Grazie al nuovo innesto Infante (20) e ad un super Sorrentino (24), domina per larghi tratti la sfida con l'OraSì, prima di farsi rimontare nel finale. Smith sbaglia il libero della vittoria per Ravenna, i padroni di casa puniscono gli avversari nell'overtime.
Brodino mantovano Senza far nulla di trascendentale, la Dinamica Mantova vince la sfida contro Chieti del neo coach Bartocci. Vantaggio costante oltre la doppia cifra, un ottimo Amici (22), il parziale di 0-10 nel finale scuote, ma non mette paura agli Stings.
Verona ha cambiato marcia La Tezenis versione Dalmonte ora fa paura. Dopo aver insidiato per lunghi tratti Trieste, la compagine veneta asfalta Imola in una partita senza storia. Uno strepitoso Portannese (28), coadiuvato da Totè (19) diverte la platea scaligera. Brutto episodio, peraltro privo di motivazioni: volata in campo una lattina dagli spalti.
Raffaele Baldini
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