Silvia Penso, dalla vela alla mountain bike: «Vivo per l’adrenalina»
La triestina classe 1999 nel 2024 si è affermata come uno dei volti più interessanti del circuito Enduro: «Andare in bici mi diverte, ma ora voglio prendermi piazzamenti importanti a livello internazionale»

Un amore sbocciato all’improvviso, la bicicletta diventata compagna di giornata e di avventure, un futuro sportivo tutto da scrivere. Silvia Penso, triestina classe 1999, nel 2024 si è affermata in Italia come uno dei volti nuovi e più interessanti della Mountain Bike Enduro, disciplina ibrida capace di unire le abilità da funambolo delle discese del downhill e la propensione alla resistenza e alla fatica prolungata più consone al cross country.
«Vado in bici, molto semplicemente, perché mi diverto – racconta Silvia con un tono di voce sicuro e spigliato di chi la sa lunga sulla scommessa, di diventare in poco tempo una biker di livello internazionale, vinta ma sicuramente da rilanciare nel presente e nel prossimo futuro –, e perché di questo mix tra fatica e adrenalina, elemento chiave dell’Enduro, non riesco a farne a meno. All’inizio non nego che buttarmi a capofitto in discesa mi spaventava ma poi, prendendo fiducia e confidenza con il mezzo, quel timore si è trasformato in necessità di provare un brivido».
Silvia, prima di salire in sella talentuosa velista, si è avvicinata per caso, trascinata da un gruppo di amici e compagni di vela, alla Mtb Enduro nel 2018: «In quell’anno senza pensare troppo a cosa sarebbe potuto succedere ho provato questa pazzia e non mi è dispiaciuto per nulla. Tuttavia quell’estate mi sono dovuta trasferire per iniziare gli studi universitari a Roma e allora questa nuova avventura è stata accantonata».
La 26enne, cresciuta fin da bambina tra il mare e le piste di sci alpino, ha conseguito vivendo prima nella Capitale e poi a Verona la laurea in Scienze motorie, attualmente segue la preparazione atletica di un folto gruppo di sportivi di varie discipline e vari livelli, ma poi nel 2021 la bici è tornata a bussare alla sua porta.
«Durante il Covid ho ripreso a pedalare e da lì non mi sono più fermata, gareggiando prima, dal 2022, col Trieste Gravity Team e poi con la Federclub Trieste Tecnoedile, da due stagioni a questa parte la mia società che cerca di supportarmi al massimo», racconta Silvia, che dopo l’esordio agonistico nel 2022 al Campionato Triveneto ha incominciato a inanellare successi e piazzamenti di valore: nel 2024 è arriva l’esplosione con il 6° posto al Campionato Italiano sull’Isola d’Elba e soprattutto la 2ᵅ piazza nel Mondiale Open di Finale Ligure che le ha permesso poi di accedere alla tappe di CdM dove ha colto il miglior risultato, 24° posto, in Svizzera.
«Il 2024 è stato un anno, per certi versi, molto sorprendente. Sulla scia della scorsa stagione quest’anno ho deciso di trasferirmi a Finale Ligure per alzare il livello degli allenamenti, tra lezioni private per affinare la tecnica e uscite di gruppo sempre supportato dal tecnico e biker Davide Dal Pian, e per tentare di migliorare in termini di piazzamenti anche nel massimo circuito internazionale. Il 12 aprile all’Isola d’Elba farò l’esordio stagionale mentre dall’8 maggio partirà la stagione di Coppa del Mondo: quest’anno ci sarà da divertirsi ancora di più».
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