Stagione sportiva di Trieste: tanti promossi, un solo bocciato

L’ultima Palla di Cristallo tira le somme della stagione appena conclusa

Giovanni Marzini
Giovanni Marzini
Giovanni Marzini

Sta arrivando l’estate, non si gioca più, briciole di play-off e poi sport di squadra in vacanza. Ma prima di salutare, la 38ma puntata della Palla di Cristallo (guarda un po', come le giornate del campionato di calcio!) tira le somme della stagione con quelle pagelle che ci accorgiamo, hanno molti promossi e una sola bocciatura.

Partiamo da quest’ultima allora che – lo avrete già capito – è proprio quella dell’ultra centenaria società, da sempre simbolo dello sport alabardato. Di brutti voti ha fatto collezione per l’intero anno, chiudendo alla grande con l’incapacità di trattenere quell’allenatore alla quale con colpevole ritardo si era aggrappata quando stava per affogare.

Tesser paga di tasca propria lo sperpero di un patrimonio economico dilapidato in due anni, che costringe adesso il sopravvissuto Delli Carri a fare i salti mortali per allestire la più giovane delle rose (ci auguriamo plausibile) che dovrà scalare la montagna di una salvezza partendo da un gelido -9.

Temperatura che ci metterà del tempo per scaldare quella tifoseria che pareva essersi invece riaccesa dopo la salvezza. Non ci resta che fare comunque un gran tifo per il direttore sportivo e per il tecnico chiamato sulla panchina del Rocco. Seguendo la moda del momento servirà … un autentico “ringhio” per scuotere i ragazzotti che vestiranno i nostri colori. E tanto “morbin”!

Dicevamo dei tanti promossi. Qui non c’è che l’imbarazzo della scelta, consapevoli che la lista – per ragioni di spazio – sarà certamente incompleta. Ma non possiamo non citare quella pallanuoto che continua il suo percorso di crescita, sia in campo femminile che maschile e promette, nella silenziosa politica dei piccoli grandi passi del presidente Samer, un ulteriore salto di qualità in tempi brevi.

C’è poi tutta la simpatia del mondo nella promozione di una squadra “rionale” come quella di San Luigi, che certifica il suo essere numero due nella Trieste del calcio. Il presidente Peruzzo continua a ricevere applausi (meritatissimi) ormai da decenni.

Bravi, bravissimi, i Lanza boys della pallamano che ritornano nella serie di competenza dopo una stagione trionfale, mentre tra i canestri portano a casa una buona pagella di fine anno le ragazze colorate di rosa ed i “plavi” dello Jadran.

Sul Carso crescono di numero e qualità anche le racchette del Tennis club Triestino con belle promozioni, seguendo la scia del nuovo sport nazionale. Ma in chiusura non possiamo che ritornare sotto le volte del Pala Rubini, per il voto più alto della stagione.

Il sesto posto e la conquista dell’Europa da parte della Pallacanestro Trieste sono l’autentica gemma di questo ‘24/25. Ma le parole di chi firma i contratti - mister Paul Matiasic - vanno ascoltate e ponderate, anche alla luce di chi in questi giorni sta costruendo la squadra per le prossime sfide: con generosa accortezza, per un futuro che vuole essere ancor più grande. Ci ricorda quanto fece più o meno trent’anni fa un altro mecenate della nostra palla a spicchi, sfiorando addirittura lo scudetto. Solo un paio di mesi dopo, finì tutto molto, ma molto male. E allora, facciamo in modo che la storia non si ripeta…

Buona estate a tutti!

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