Storico: alle Olimpiadi in gara anche Pistorius

ROMA. Dopo esser stato custodito gelosamente dentro un cassetto per sette anni, il sogno olimpico di Oscar Pistorius diventa realtà: il 25enne sudafricano, amputato ad entrambe le gambe, sarà, infatti, il primo atleta paralimpico nella storia dei cinque cerchi, a partecipare ai Giochi Olimpici nella disciplina regina: l’atletica leggera.
Pistorius, a Londra, prenderà parte non solo alla staffetta 4x400, ma anche ai 400 metri, prima di difendere, qualche settimana dopo nelle Paralimpiadi, i tre ori conquistati a Pechino nel 2008 su 100, 200 e 400 metri. Un risultato storico, anche se c’erano già stati due precedenti in passato, ma nella specialità del tiro con l’arco, con la neozelandese Neroli Fairhall a Los Angeles nell’84 e con l’azzurra Paola Fantato, ad Atlanta nel ’96.
«Oggi è uno dei giorni più felici della mia vita - ha subito twittato il sudafricano - Sarà un’esperienza fantastica, andrò a Londra 2012 per prendere parte sia alle Olimpiadi che alle Paralimpiadi. Sarà un onore e sono fiero per tutti i sacrifici che ho fatto in questi anni. Grazie a tutti coloro che mi hanno permesso di diventare l’atleta che sono! Dio, la mia famiglia, gli amici, i mie avversari e i miei sostenitori».
Una gioia, quella di Pistorius, diventata incontenibile dopo il comunicato del comitato olimpico sudafricano che ha messo nero su bianco non solo la sua convocazione per la staffetta, ma anche per la gara individuale sul giro di pista. Un sogno inseguito dal 2005 e coronato a pochi giorni dal fallimento nel raggiungere il limite per la partecipazione individuale, visto che Pistorius nell’ultimo tentativo aveva mancato per pochi decimi (45”52 contro il minimo di 45”30 richiesto dalla federazione) la qualificazione diretta. L’atleta sudafricano aveva, però, ottenuto due volte il tempo necessario: lo scorso anno a Lignano Sabbiadoro e a marzo ai campionati nazionali a Pretoria, in Sudafrica, ma secondo i criteri del Comitato olimpico sudafricano avrebbe dovuto confermarle il tempo entro il 30 giugno, cosa che non gli è riuscita. Il 45”20 fatto registrare a Pretoria è, però, il miglior tempo sudafricano dell’anno, seguito dal 45”36 ottenuto da Willie de Beer e dal 45”59 di Ofentse Mogawane. L’unico tempo A ottenuto per la qualificazione, sotto 45”30, è quindi quello di Pistorius, anche se non è stato confermato entro giugno. In deroga alle regole interne, il 25enne di Johannesburg è stato però convocato anche per la gara individuale, come ha chiarito egli stesso sul suo sito.
Il manager di Pistorius è Federico Russo, figlio di Vittorio, il popolare allenatore triestino di calcio.
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