Successi, riconoscimenti internazionali e un anno fa la grande festa

Giovanni Benvenuti, ma per tutti da sempre Nino, nasce a Isola d'Istria il 26 aprile 1938. Raggiungerà la gloria alle Olimpiadi di Roma, nel 1960. Sul quel ring il suo è un cammino eccezionale...

Giovanni Benvenuti, ma per tutti da sempre Nino, nasce a Isola d'Istria il 26 aprile 1938. Raggiungerà la gloria alle Olimpiadi di Roma, nel 1960. Sul quel ring il suo è un cammino eccezionale culminato nella finalissima in cui sconfisse il russo Radonyak conquistando l'oro. Chiude la sua carriera da dilettante con 119 incontri vinti e uno perso. Passato ai “pro”, lega il suo nome prima alla doppia sfida (vinta) contro Sandro Mazzinghi nel 1965 - con in palio la corona mondiale superwelter, poi al mitico trittico contro Emile Griffith per il Mondiale pesi medi: la prima sfida 41 anni fa, il 17 aprile 1967. Nino vince e quel successo lo proietta nell’Olimpo assoluto dello sport mondiale. C’è poi la rivincita, che va a Griffith, e, il 4 marzo 1968, ancora al Madison Square Garden, la “bella”. E Benvenuti vince ancora. Il titolo rimane nelle sue mani fino al 7 novembre 1970, quando a Roma viene sconfitto per ko al 12.mo round dall’argentino Carlos Monzon. L’8 maggio 1971 la rivincita a Montecarlo ma vince ancora Monzon e Nino chiude così la sua splendida carriera: 90 incontri da professionista, 82 vittorie (35 per ko), un pareggio, sette sconfitte. Poi, Benvenuti è attore in un paio di film (uno con l’amico Giuliano Gemma, “Vivi e proferibilmente morti”) ma soprattutto inizia una lunga carriera di commentatore tecnico tv per il pugilato. E negli anni Novanta vive anche per un lungo periodo come volontario in India. È sposato con Nadia Bertorello (dalla quale aveva già avuto una figlia) dal 1998. In prime nozze aveva sposato nel 1961 la triestina Giuliana Fonzari, dalla quale aveva avuto quattro figli e con cui aveva adottato una figlia. Benvenuti è cittadino onorario di Trieste dal 2007. È stato eletto Fighter of the year 1968, il suo primo match contro Griffith è stato Fight of the year 1967, così come tre anni dopo il match perso con Monzon. È nella International Boxing Hall of Fame e nella World Boxing Hall of Fame oltre che nella National Italian-American Sport Hall of Fame di New York. Ha ricevuto il premio alla Cultura italiana in Argentina conferitogli dall'ambasciatore Tomas Ferrari insieme al presidente dell'Associazione Italia Argentina Giorgio De Lorenzi. Proprio un anno fa gli è stata dedicata una indimenticabile serata (nella foto) a celebrare i cinquant’anni dal primo match vinto contro Emile Griffith, serata organizzata da Anita Madaluni al Coni con la presenza di grandi personaggi dello sport e dello spettacolo. (g.bar.)

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