Tevez non perdona, big-match alla Juve

MILANO. È sempre Carlos Tevez l’uomo in più di questa Juventus. L’argentino va a segno per la terza partita consecutiva tra campionato e Champions e regala ai bianconeri il successo in casa di un Milan generoso ma non ancora all’altezza dei campioni d’Italia, che, come nelle prime due uscite, hanno avuto il demerito di non chiudere una partita controllata per gran parte dell’incontro.
Curioso come sia stato proprio l’Apache, cercato a lungo da Galliani e a un passo dal Milan nell’ambito della trattativa che doveva portare Pato al Psg, a risolvere la sfida in favore dei torinesi. La squadra di Inzaghi al di là di tutto non esce affatto ridimensionata nonostante la sconfitta: il carattere e la grinta mostrata dal Milan torneranno utili. Dall’altra parte, con questo successo Allegri scaccia definitivamente il fantasma di Conte.
Vidal non riesce a recuperare dal 1’. Spazio quindi dall’inizio a Pereyra, assente in Champions per squalifica. Per il resto formazione confermata con Llorente e Tevez in attacco. Il Milan risponde con un 4-3-3 con Menez falso 9. Honda ed El Shaarawy agiscono ai suoi lati, dietro spazio a Zapata e Rami al posto dello squalificato Bonera e dell’infortunato Alex. Sono gli ospiti a partire meglio. In particolare Pereyra appare in palla fin dalle prime battute. È dell’ex Udinese al 7’ la prima conclusione verso lo specchio della porta: la palla termina non lontana dalla traversa. Il Milan si copre in maniera molto accorta e quando può cerca di ripartire. La palla gol migliore i rossoneri la creano al 27’, quando Muntari con un cross dalla tre quarti trova la testa di Honda, che obbliga Buffon all’intervento in tuffo. Dalla mezzora in poi i bianconeri crescono sensibilmente. Tevez pesca sull’out destro Pereyra che di prima in acrobazia innesca Llorente. Ottimo il primo controllo dello spagnolo che salta un avversario, ma Abbiati in uscita gli nega la gioia del gol. Un minuto dopo ennesima incursione di Pereyra che inquadra la porta ma Abbiati si supera deviando in corner. Azione in fotocopia qualche minuto dopo, con Marchisio che centra in pieno il palo a portiere battuto.
Nella ripresa il copione è lo stesso. Al 5’ Llorente riceve palla in area, evita un paio di uomini ma non trova lo spiraglio giusto. Al 15’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Marchisio riceve un traversone rasoterra sul primo palo, il suo diagonale di prima intenzione si spegne però di poco sul fondo. Il gol arriva al 26’. Pereyra serve Pogba al limite dell’area, il francese trova il varco per l’inserimento di Tevez che solo davanti ad Abbiati non sbaglia. Inzaghi aumenta il peso specifico dell’attacco inserendo prima Torres poi Pazzini ma non riesce a creare pericoli dalle parti di Buffon.
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