Tre gol di Ronaldo per fermare la Spagna: è un pari spettacolo

Lo spettro di Cristiano Ronaldo esce dall’armadio della Casa Real al minuto numero 43 della ripresa: punizione “a giro” a un paio di centimetri dalla testa di uno dei nemici di sempre, in barriera, il blaugrana Sergio Busquets, e il pareggio è servito. Si è dimenticato di fare un giro di chiave Fernando Hierro, il ghostbuster pescato dalla federazione spagnola per sostituire – a sorpresa e alla vigilia – il ct Julen Lopeteguei: sul 3-2 pensava di aver terminato in modo trionfale il proprio esordio sulla panchina delle Furie Rosse, capaci di annullare per due volte il vantaggio del Portogallo grazie alla doppietta di Diego Costa e di rimontare con un gol letteralemente fantastico (per un difensore) di Nacho. Tiro di controbalzo con l’esterno destro e dal limite dell’area: bacio al palo e pallone nel sacco, alle spalle di Rui Patricio.
Fiesta sugli spalti dello stadio di Sochi, blindato come non mai dalle forze dell’ordine, dopo le minacce terrostiche (con tanto di video) dell’Isis. Festa spagnola, perché il nuovo commissario tecnico stava riuscendo a far convivere tutte le anime della sua nazionale: quella catalana (quattro titolari ieri, da Piquè a Jordi Alba, da Sergio Busquets a Iniesta), quella madridista (Sergio Ramos, Nacho e Isco) e quella dei colchoneros, Diego Costa e Koke dell’Atletico.
Un’illusione, perché CR7 è davvero un cobra. Ed è già in forma mondiale. Lo si è capito già dopo quattro minuti, “complice” l’arbitro italiano Gianluca Rocchi, il peggiore in campo ieri: il contatto tra il fuoriclasse lusitano e il compagno di squadra nel Real, Nacho, viene agevolato dall’attaccante che aspetta soltanto il tocco per cadere in piena area e vedersi assegnare un rigore che viene confermato dal check del Var, piuttosto laborioso, stando ai gesti nervosi del fischietto fiorentino in attesa di una risposta positiva dall’auricolare. Penalty confermato. Un “regalino” per l’1-0. Ma Rocchi è ancora meno sicuro venti minuti dopo, quando Diego Costa allunga il gomito in corsa per vincere un duello aereo con Pepe e piazzare la zampata dell’1-1. Tutto da rifare, con CR7 sempre in agguato e De Gea decisamente inguardabile in occasione della conclusione che, a poi secondi dall’intervallo, riporta in vantaggio il Portogallo.
Si riparte con una Spagna rigenerata dalla riunione all’interno dello spogliatoio. Diego Costa pareggia di nuovo il conto dopo 9’ e quattro minuti dopo arriva il piccolo capolavoro di Nacho. Sarebbe bastato chiudere Cristiano Ronaldo nell’armadio della Casa Real, a quel punto. Niente da fare: 3-3, pari spettacolo e primato del girone B all’Iran: ieri sera anche a Teheran hanno fatto festa con Cristano.
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