Triestina Calcio, al Rocco la sfida più importante dell’anno

Nel ritorno del play-out con il Caldiero l’Unione si gioca non solo la salvezza, ma anche una fetta importante del proprio futuro. Confermata la coppia d’attacco Olivieri-Udoh, Vertainen in panchina

Antonello Rodio
Marco Olivieri sarà chiamato a guidare l'attacco assieme a Udoh (Foto Andrea Lasorte)
Marco Olivieri sarà chiamato a guidare l'attacco assieme a Udoh (Foto Andrea Lasorte)

È la sera della verità. Dopo una stagione iniziata in modo disastroso con una girandola di allenatori e di sconfitte, e poi un’ammirevole rincorsa targata Tesser e Delli Carri, ostacolata fra l’altro dalle penalizzazioni, il destino della Triestina passa dalla sfida di stasera contro il Caldiero. Quello sul campo e forse non solo.

Al Rocco si inizia alle 20 e a supportare l’Unione ci sarà un popolo alabardato che si annuncia molto caldo: a ieri sera erano infatti stati già venduti quasi 5mila biglietti e molti se ne aggiungeranno oggi, mentre da Caldiero si annunciano un centinaio di supporter. L’incredibile rimonta fatta da dicembre in poi, per sfociare in un’impresa deve arrivare adesso alla salvezza.

Certo, la Triestina sarebbe già salva senza le penalizzazioni e le traversie societarie che hanno pesato molto anche sul morale oltre che sulla classifica, ma adesso giocoforza serve quest’ultimo passo per certificare la permanenza nella categoria. Anche perché non è un mistero che dalla salvezza sul campo potrebbero passare i destini del club, sempre incerti considerate le inadempienze finanziarie degli ultimi mesi. Ma di questo se ne parlerà da domani, ora c’è da completare l’opera sul campo.

Dopo lo 0-0 dell’andata a Caldiero, all’Unione basta anche un pareggio per ottenere la salvezza, ma è ovvio che per salvaguardare le coronarie dei tifosi sarebbe opportuno risolverla prima e non arrivare a giocarsela in extremis con un finale ancora in bilico.

Cosa più facile a dirsi che a farsi, però, perché è vero che la Triestina vanta un tasso tecnico superiore alla squadra di Soave, ma è anche vero che il tallone d’Achille della stagione alabardata è stato proprio il gol. Insomma c’è un’indiscutibile maggiore qualità da parte della squadra alabardata, ma anche tanta difficoltà a segnare, cosa che col passare del match potrebbe rendere le cose più complicate, con conseguente aumento di ansia e tensione.

In sostanza la Triestina dovrà cercare di vincerla e mettere alle corde il Caldiero, ma senza mai sbilanciarsi e salvaguardando sempre l’equilibrio. Anche perché in difesa c’è un’assenza importante come Silvestri, pilastro del reparto da gennaio in poi. Tenendo presente che ai box ci sono sempre Germano e D’Urso, che Strizzolo non ce la fa dopo il problema muscolare dell’andata e che Vertainen invece è recuperato anche se non al top, vediamo la possibile formazione.

Davanti a Roos sarà Bianconi ad affiancare Frare al centro della difesa, mentre i terzini saranno Jonsson e Tonetto: entrambi in caso di necessità hanno pronte delle alternative in corso d’opera, perché Bianay Balcot e Cancellieri hanno migliorato la loro condizione. A centrocampo il play sarà come sempre Correia (premiato ieri per la seconda volta consecutiva come Alabardato dell’anno del Tifone Rossoalabardato), supportato dalle mezzali Fiordilino e Ionita. Qui la principale alternativa è Braima, mentre Voca potrebbe essere utile a partita in corso nella posizione di trequartista, dove però come titolare dal primo minuto ci sarà Cortinovis. Davanti vedremo la coppia formata da Olivieri e Udoh, con Vertainen pronto a dare una mano dalla panchina.

Sperando che alla fine, al Rocco, per una volta possano davvero far festa i tifosi alabardati e non quelli avversari.

Attilio Tesser, allenatore della Triestina (Foto Andrea Lasorte)
Attilio Tesser, allenatore della Triestina (Foto Andrea Lasorte)

La carica di Tesser

«Servono coraggio, personalità e voglia di vincere la partita, conservando però sempre i giusti equilibri». In vista della decisiva sfida di stasera con il Caldiero, mister Tesser traccia quali dovrebbero le linee guida della prestazione della Triestina per una partita nella quale basterà il pareggio per salvarsi, ma che per ovvi motivi sarebbe meglio risolvere prima con una vittoria.

Ma il tecnico alabardato dice che una regola precisa non c’è: «Non esistono ricette per questo tipo di gare, esiste però una squadra che deve essere consapevole di dover giocare una partita per vincere, ma sempre con il dovuto equilibrio. Questo vale per tutte le gare ma più che mai per questa. Mettercela tutta, tenere bene il campo, avere il coraggio di giocare con personalità e con una bella dose di umiltà, essere concentrati e consapevoli di dover lottare palla su palla, ma con la voglia di andare a far male all’avversario e di vincere la partita, con gli equilibri giusti che sono indispensabili in una squadra di calcio».

Per mille motivi è stata una stagione particolarmente stressante. Quante sono le energie rimaste alla squadra alabardata sul piano fisico e quello mentale? «Le energie mentali sono per me determinanti – spiega Tesser – e non possiamo non averle buone, perché le motivazioni sono molto alte e quando ci sono bisogna tirarle fuori. L’importante è non bruciarle perché già le energie fisiche sono ridotte, quindi questo complicherebbe le cose. Bisogna andare in campo con grande fiducia e serenità, perché questo aiuta più di tante altre cose».

In settimana naturalmente tecnico e squadra hanno analizzato la gara di andata: «Abbiamo visto alcune situazioni che non sono andate bene – dice il mister – cercando di analizzare prima gli errori al video e lavorando poi sul campo. Errori prevalentemente di intensità e di tensione, perché quando c’è tensione sei bloccato e hai un po’ di timore. In quella partita abbiamo fatto poco ma anche concesso poco, tre o quattro situazioni sporche le abbiamo anche avute. Non ci sono stati errori particolari, se non quello di non dare la giusta intensità nelle accelerazioni, mancanza dovuta a una tensione che se presente può attanagliare e bloccare. Sotto l’aspetto tattico i ragazzi sono stati invece molto bravi, anche in inferiorità numerica abbiamo tenuto fino in fondo producendo qualcosa in fase offensiva».

Assodato che la formazione iniziale è quasi obbligata, Tesser fa il punto su chi può dare una mano in corso d’opera: «Strizzolo ha provato nella rifinitura ma purtroppo non ce la fa a recuperare, però abbiamo recuperato Vertainen: ha fatto allenamento soltanto in questi ultimi due giorni e non so dire quanti minuti possa avere, sicuramente per giocare un tempo o magari anche qualcosa in più, ma chiaramente essendo stato fermo una decina di giorni parte dalla panchina pronto a dare una mano. Anche Bianay Balcot ha fatto una bella settimana lavorativa recuperando un po’ di condizione dato che era fuori da tempo».

Riproduzione riservata © Il Piccolo