Tuffi, un’altra finale per la Cagnotto Fuori la Marconi

ROMA. Tania Cagnotto insegue un altro podio. L'argento di coppia con l'amica e collega di trampolino Francesco Dallapè ha solo dato il via alle danze al mondiale di Barcellona della bolzanina, che con vista sulla Sagrada Familia, è tornata a volteggiare anche se solo da un metro. La regina dell'Italtuffi si è infatti qualificata per la finale del trampolino basso in programma martedì con il secondo punteggio di 284.85 alle spalle della cinese He Zi (287.70). «Sono più che soddisfatta - ha detto la Cagnotto - tutto quello che verrà in questo mondiale sarà un di più. Del resto salire sul podio è come vincere un oro». In finale non ci sarà invece Maria Marconi, solo 23/a con 221.55. Niente da fare invece per lei, che per una defaillance nel presalto all’ultimo tuffo è giunta 23 con 221.55. Preliminari con rimpianti, dunque, visto che a metà gara erano prima la Cagnotto con 170 punti e seconda la Marconi con 168.15 punti. Fatale per quest’ultima, come detto, il salto finale, sbagliato completamente, che l’ha fatta precipitare dal quarto al 23 posto escludendola dalla finale. Nella seconda giornata di gare settimo posto dalla piattaforma 10 metri per Francesco Dell'Uomo e Maicol Verzotto con 386.25 punti. Campioni del mondo non i cinesi ma i tedeschi Sacha Klein e Patrick Hausding con 461.46, argento ai russi Victor Minibaev e Artem Chesakov con 445.95: solo bronzo ai cinesi Cao Yuan e Zhang Yanquan con 445.56 e due tuffi sbagliati.
Oggi è di nuovo il giorno del nuoto in acqua libere: dopo la partenza in sordina nella 5 km è la volta della distanza olimpica. La 10 km maschile che vedrà impegnati Valerio Cleri e Mario Sanzullo.
Grande attesa anche per la pallanuoto: il Settebello campione del mondo scende in acqua contro la Romania nella gara che apre la difesa al titolo vinto due anni fa a Shanghai. Gli azzurri capitanati dal portiere Stefano Tempesti restano tra gli osservati speciali, anche se il ct Sandro Campagna avverte. Confermarsi è un'impresa. «Ci aspettano tutti - sottolinea il ct - Ma non è più una novità. Ci studiano, pertanto dobbiamo essere sempre in grado di colpire sorprendendo, creando. Non dobbiamo mai abbassare il ritmo. Né in allenamento né in partita. Neanche quando dormiamo». Per questo allenamenti tra piscina e palestra, ma anche molto training mentale con la psicologa al seguito. Intanto anche il nuoto sincronizzato conquista la finale nel combo in programma il 27 luglio: nei preliminari del libero l'Italia si è classificata sesta con 89.030. Miglior punteggio del team russo con 96.740.
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