Udine si rinforza con il figlio d’arte La Torre

Maggioli, l’immortale mata Piacenza. Il veronese Greene in versione superstar
TOP:
Orasì Ravenna.
Sembra aver trovato la quadratura della squadra coach Antimo Martino. 4 vittorie consecutive e con vittime illustri quali Bologna, Verona e Montegranaro possono fare giurisprudenza. Anche in questa stagione Ravenna si candida ad essere la “guastatrice” del girone, occhio…


FLOP:
Bergamo Basket.
Giocare una sfida salvezza contro Orzinuovi e prendere 100 punti non è un bell’andare. Anche perché la sostanza parla di Bergamo in partita per solo dieci minuti. Il -16 finale è una limatura rispetto al -22 di fine terza frazione.


CURIOSITÀ:
La Gsa Udine si rinforza con l’ingaggio di Andrea La Torre dall’Olimpia Milano. Vent’anni, 204 cm, esterno, figlio dell’ex Stefanel Gianluca (che giocava centro) è stato considerato uno dei migliori talenti giovanili. Finora alterno il suo impatto in A2, tra Veroli, Biella e Treviso lo scorso anno.


LA STATISTICA:
Strana statistica che accompagna la Fortitudo Bologna: il bilancio canestri fatti e subiti con 8 vinte e 3 perse è solamente di +6 (Trieste ne è concausa ndr.). Le altre a pari merito in classifica Montegranaro e Udine hanno rispettivamente +51 e +74. Addirittura Ravenna con una sconfitta in più registra un +55 nel computo globale.


QUINTETTO
Phillip Edward Greene
(Verona): Praticamente per buona parte del match l’esterno di coach Dalmonte ha rappresentato la Tezenis Verona: 26 punti, 10 rimbalzi (!) e 3 assist per un bel 28 di valutazione sono il fatturato nella vittoriosa affermazione dei suoi su Ferrara.


Rayvonte Rice
(Ravenna): Un’altra prestazione “monstre” dell’esterno ravennate: 28 punti in 30 minuti, 10/17 dal campo, 7 rimbalzi e 32 di valutazione. Troppo anche per la forte Poderosa Montegranaro.


Nicola Mei
(Mantova): Entra dalla panchina e spacca in due la partita a suon di triple: 4/5 alla fine per lui, con 19 punti finali in 26 minuti e 7/8 dalla lunetta. L’uomo che non ti aspetti…


Matteo Da Ros
(Trieste): Torna ad incidere dominando a tutto tondo: 15 punti, 12 rimbalzi, 9 assist e 35 di valutazione raccontano più di ogni altra cosa la pericolosità diffusa dell’ala grande milanese.


Michele Maggioli
(Imola): Highlander. Non muore mai il lungo dalle mani educate di Imola. Nella vittoriosa partita contro Piacenza confeziona 16 punti, con due soli errori dal campo (e due triple anche), conquistando anche 5 rimbalzi.


Raffaele Baldini




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