Udinese dai due volti: sterile in trasferta ma al Friuli regala calcio-champagne
UDINE. E' un'Udinese per ora bifronte ma comunque sulla strada giusta per acquisire un volto unico e definitivo. Se fuori casa, infatti, i bianconeri di Stramaccioni hanno finora realizzato solo la miseria di un gol, seppure decisivo contro la Lazio, davanti al loro pubblico sanno essere invece più efficaci e pragmatici, inscenando pure, come contro l'Atalanta, momenti di calcio-champagne. «In trasferta dobbiamo ancora trovare la giusta dimensione, giocando da Udinese», considera l'ex Chievo Cyril Thereau, autore di una spettacolare seconda marcatura contro i nerazzurri di Colantuono e interprete di una prestazione di rilievo in piena simbiosi con Totò Di Natale. Un'autocritica, quella dell'attaccante francese, che giunge opportuna alla vigilia del match di domani al Franchi contro una Fiorentina galvanizzata dal pari di S.Siro contro il Milan e motivatissima a risalire una classifica finora inferiore alle aspettative.
Stramaccioni sta trovando gradualmente i giusti equilibri tattici e gli interpreti che a suo avviso sanno interpretarli al meglio e cambiamenti ne effettua quindi con il contagocce. Così Pinzi e Muriel hanno trovato contro l'Atalanta solo uno spezzone di partita e Domizzi, con Heurtaux, Danilo e Piris dal buon rendimento, a non riuscire più a recuperare in difesa il posto perduto a causa dell'infortunio. Così come il giovane portiere Scuffet, protagonista la scorsa stagione con Guidolin, è chiuso da un Karnezis dal rendimento elevatissimo. Squadra che vince non si cambia, dice il saggio, e Stramaccioni sta facendo proprio con successo l'assioma, affidandosi in fase avanzata, oltrechè ad un Di Natale ancora capace di meraviglie, ad un Thereau superiore alle attese per qualità e quantità. La forza della squadra sta poi pure nella tranquillità interiore con cui sta procedendo, senza obiettivi precostituiti di classifica e con anzi un attuale terzo posto assolutamente non pronosticato alla vigilia. La caduta di Torino contro i granata è dunque dimenticata, ora si pensa ad uscire indenni da un Franchi dove il più delle volte i friulani non hanno trovato molta fortuna.
Edi Fabris
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