Udinese, stavolta è davvero l’ora di Maicosuel

Guidolin: «Fisicamente è a posto e sta gradualmente iniziando a capire ciò che gli viene chiesto»
Swiss midfielder of Ssc Napoli, Valon Bherami (L), struggles for the ball with Brazilian forward of Udinese, Maicosuel (R), during Italian Serie A soccer match at San Paolo stadium in Naples, 7 October 2012. ANSA/CESARE ABBATE
Swiss midfielder of Ssc Napoli, Valon Bherami (L), struggles for the ball with Brazilian forward of Udinese, Maicosuel (R), during Italian Serie A soccer match at San Paolo stadium in Naples, 7 October 2012. ANSA/CESARE ABBATE

UDINE. Pare proprio che all’Udinese sia arrivato il momento di Maicosuel, che al Botafogo chiamavano “O’ mago” ma che a causa del suo sciagurato rigore a cucchiaio che è costato ai friulani l’eliminazione dalla Champions contro il Braga era finito a lungo in punizione dietro la lavagna.

Escluso insieme ai connazionali Allan e Barreto dalla lista per l’Europa League, Maicosuel potrebbe trovare ora nuovi spazi in campionato nel 4-3-2-1 provato sabato da Guidolin contro i modesti sloveni del Nova Gorica, battuti 1-0 con gol proprio del “mago”. Una posizione da trequartista accanto a Fabbrini, la sua, a supporto dell’unica punta Barreto (ma in campionato ovviamente Di Natale), che ne ha esaltato le peculiarità tecniche, con l’allenatore ad analizzarne a fine gara la prova in termini molto positivi: «Fisicamente è a posto e sta gradualmente comprendendo ciò che gli si chiede».

Un’amichevole, quella disputata con gli sloveni, nella quale Guidolin ha abbondantemente utilizzato le seconde linee e qualche Primavera, lasciando ad allenarsi in disparte Di Natale, Domizzi, Pinzi, Pasquale, Pereyra e Danilo, mentre Brkic, Benatia, Armero e Ranègie erano impegnati con le rispettive nazionali e Basta e Badu sono ancora in fase di recupero dagli infortuni che li stanno tenendo fuori.

Test perciò dal valore relativo, che è servito più che altro a provare un nuovo assetto tattico e verificare giocatori poco o nulla finora utilizzati come Gabriel Silva, Heurtaux, Angella e gli stessi Allan e Willians.

Domenica al Friuli arriva il Pescara guidato dall’ex giocatore bianconero Giovanni Stroppa in un match che mette in palio punti pesanti nel fondo classifica. Già, perché come lo stesso Guidolin continua a predicare, l’Udinese è squadra che deve pensare soprattutto a salvarsi e la classifica attuale in effetti lo sta dimostrando.

La preparazione settimanale in vista della gara contro gli abruzzesi potrà essere comunque attuata senza particolari patemi, visto che gli assenti per impegni internazionali sono solo quattro e due di essi, Armero e Ranègie, non proprio insostituibili.

Edi Fabris

Riproduzione riservata © Il Piccolo