Unione che vince non si tocca Resta il modulo, torna Celestri

TRIESTE. Come si fa a toccare una Triestina reduce da un convincente successo casalingo per 2-0 con il Legnago e da uno squillante 5-2 in trasferta sul campo dell’Altovicentino? E quindi reduce dalla più netta vittoria al Rocco di questo campionato (mai prima di allora era arrivato un successo con più di un gol di scarto in casa) e da quella col maggior divario di reti in assoluto (per ben sei volte l’Unione aveva vinto in trasferta per due reti di scarto, ma mai con tre)?
Ovviamente anche il tecnico Andreucci si guarda bene dal toccare un’intelaiatura che funziona alla perfezione, anche se a ben vedere è sempre stato costretto a cambiare qualcosa causa le squalifiche. E sarà così anche domani, nella partita casalinga contro l’Este (al Rocco inizio ore 14.30, arbitra Saia di Palermo).
Rispetto a domenica scorsa, infatti, rientrerà Celestri che dopo la convincente prova contro il Legnago era stato costretto a un turno di stop dal giudice sportivo. Giornata di riposo per motivi disciplinari che stavolta toccherà invece a Carraro, autore a Valdagno di una prova finalmente convincente ma costretto ora allo stop dalla quinta ammonizione.
Ma i due under per fortuna hanno scaglionato le loro squalifiche e pertanto domani, a meno di sorprese, Andreucci schiererà nuovamente Celestri al fianco di Frulla nella coppia davanti alla difesa del 4-2-3-1. Celestri magari rispetto a Carraro sconta qualcosa sul piano fisico e dell’interdizione, ma assicura certamente più palleggio e geometrie, che in una partita casalinga sono caratteristiche anche più necessarie.
In ogni caso, il nuovo modulo ha contribuito a far assorbire bene lo choc del lungo infortunio a Cecchi, valorizzando in modo più efficace le qualità degli altri singoli.
Per quanto riguarda il resto della squadra titolare, come detto dovrebbe cambiare poco o nulla. Voltolini ha ritrovato sicurezza fra i pali, in mezzo la coppia Leonarduzzi-Aquaro è sempre stata una garanzia mentre Pizzul a sinistra non si discute.
L’unica piccola sorpresa di questi ultimi turni è stato il continuo impiego di Crosato sulla destra. Come si ricorderà, l’innesto del terzino triestino era avvenuto in conseguenza dei guai fisici di Bajic, ma nelle ultime due occasioni è sembrata più una scelta tecnica da parte di Andreucci. In effetti Crosato assicura maggiore copertura e resta più bloccato rispetto a Bajic, e forse questa è anche una necessità del nuovo modulo o ha dato una sicurezza in più in queste prime partite di rodaggio. E del resto il triestino ha fatto sempre bene.
Ma certo il ballottaggio resta, come la curiosità di vedere la spinta di Bajic nel nuovo 4-2-3-1, nel quale ha giocato solamente venti minuti col Cordenons prima di uscire per infortunio.
Per il resto difficile cambi qualcosa: detto della coppia Frulla-Celestri in mezzo al campo, Corteggiano a sinistra e Banegas a destra dovranno pungere sulle fasce mentre Carlos França come di consueto dovrebbe giostrare a ridosso di Dos Santos.
E quindi, a meno di sorprese sempre possibili, Serafini e Bradaschia dovranno accontentarsi anche stavolta della panchina,
Ma d’altronde, a meno di accorgimenti particolari da fare in base a precise caratteristiche dell’avversario, il detto “squadra che vince non si cambia” non si rifà a una questione superstiziosa, bensì spesso alla soluzione più logica.
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