Unione sotto anche a Este verso l’addio a Rossitto

INVIATO A ESTE. «In settimana cambierà sicuramente qualcosa. Non voglio dirlo adesso. Sono troppo arrabbiato per quello che ho visto in campo. Non si può continuare a subire in questa maniera. I giocatori ci sono...». A fine partita Gianfranco Cergol, “patron” della società alabardata, non lo ha detto espressamente ma il cambiamento a cui si riferiva ha un nome e cognome, l’attuale tecnico Fabio Rossitto reduce dalla terza sconfitta consecutiva e con la classifica che comincia a preoccupare.
Eppure la partita disputata ieri a Este, su un campo perfetto e in una giornata (meteorologicamente) stupenda, non era stata tutta da buttare. Le occasioni migliori per segnare sono state di marca triestina, nel primo tempo con Bussi e all’inizio della ripresa con Godeas. Poi è arrivato il patatrac del portiere Del Meste. Un errore determinante per la sconfitta degli alabardati. Partiamo proprio da qui, dal 29’ della ripresa. Rinvio corto di Del Mestre intercettato da Lasagna a una decina di metri dal limite dell’area. Accortosi dell’errore il portiere esce e mette giù il bomber veneto che si stava avviando verso la porta. Giusta l’espulsione e rimescolamento della formazione. Rossitto fa entrare il secondo portiere Franceschin al posto di De Petris, il trequartista che fino a quel momento non aveva entusiasmato. Un minuto dopo Este in vantaggio con un’azione partita dalla destra e gran tiro di Lasagna su cui Franceschin non ha potuto fare niente. La Triestina ha accusato il colpo e per alcuni minuti è in balia dei veneti. Al 38’ arriva il pareggio su uno dei più bel gol segnati dalla Triestina: sponda di Godeas e Sessolo, entrato da 20 minuti al posto di un abulico Bussi, insacca alle spalle di Bevilacqua con un tiro potente e perfetto. Neppure il tempo di esultare che un minuto dopo il difensore padovano Lelj, spintosi in avanti, calcia di forza sotto l’incrocio dei pali e batte l’incolpevole Franceschin. Ecco la partita è tutta in questi dieci minuti.
Il nuovo modulo sperimentato da Rossitto, provato e riprovato in settimana (il 4-3-1-2), non sembra avere dato i frutti che il tecnico sperava. Perchè il “nuovo” trequartista De Petris non è stato in grado di sostenere le due punte Godeas e Bussi, quest’ultimo in giornata no. Perchè il centrocampo con De Bona (negativa la sua prova), Wagner e Burato (preferito a Nakim)si è visto poco nella costruzione del gioco, mentre le due punte erano spesso servite da lunghi lanci che, con tutta la buona volontà e l’impegno, Godeas difficilmente riusciva a recuperare.
Ma, ripetiamo, fino a quel micidiale errore di Del Mestre la partita era volata via tranquilla. Nel primo tempo anzi meglio la Triestina (con molte pause), con la grande occasione di passare in vantaggio al 24: cross dalla sinistra di Frangu, Bussi solo davanti al portiere di testa manda sopra la traversa. Per Del Mestre ordinaria amministrazione sui tiri di Mazzeo e Lasagna. E nel secondo tempo, dopo tre minuti, azione personale di Godeas che in area si libera di Favaro e tira in porta, Bevilacqua con una prodezza libera.
In pratica era una partita destinata al pari. Lo ha riconosciuto con onestà anche l’allenatore padovano Zattarin. A proposito il tecnico dell’Este ha giocato con la Triestina nel campionato di Serie C 1993-94: «Un anno favoloso - ha ricordato - vincemmo la Coppa Italia nella finale di Perugia». Ma quelli erano altri tempi e anche la Triestina era un’altra cosa...
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo