Vela, sale l’adrenalina per la finale: Luna Rossa vuole la Prada Cup ma non ha ancora battuto Ineos

TRIESTE. È l’adrenalina più del vento quella che fa scaldare i team impegnati nella finale di Prada Cup a Auckland.
Luna Rossa Prada Pirelli e Ineos scenderanno in acqua sabato 13 febbraio alle 16 ora neozelandese (l’alba in Italia) per le prime due regate.
Seguiranno altre due gare domenica 14 e si riprenderà mercoledì 17 con le prove 5 e 6. Visto che per diventare sfidante dell’America’s Cup si dovranno vincere sette regate in Prada Cup è ovvio che almeno fino al prossimo venerdì 19 non potremo avere un verdetto. La lunga marcia di levatacce per i tifosi italiani è quindi solo all’inizio.
In questa Prada Cup un record è tuttavia infranto addirittura prima dello start: si tratterà della prima finale degli sfidanti corsa tra due barche europee. Non era mai successo da quando nel 1983 è stata messa il palio la Vuitton Cup, di cui la Prada Cup è l’erede.
Nella conferenza stampa di presentazione della sfida i due skipper Max Sirena e Sir Ben Ainslie hanno ostentato grande fiducia nei rispettivi mezzi, scherzando su quanto “spionaggio” ci sia stato in questi ultimi giorni.
«Abbiamo avuto i gommoni inglesi che ci seguivano quasi ogni giorno in cui ci siamo allenati» ha sorriso Sirena «ma anche noi li abbiamo seguiti da vicino, quindi possiamo dire che non ci sono quasi più segreti tra noi».
Una frase non del tutto vera se si pensa che le porte dei capannoni delle due basi sono state sprangate per diversi giorni per apportare – tutelando al massimo la privacy – tutte quelle modifiche che i sindacati hanno considerato funzionali a conquistare la vittoria in questa finale.
Ineos parte con il vantaggio di aver battuto Luna Rossa quattro volte su quattro incontri nei roud robin, ma gli italiani hanno sfruttato al meglio la semifinale contro gli americani.
«All’inizio di questo percorso avevamo un po’ di problemi con vento formato perché da quando avevamo varato il secondo scafo non avevamo trovato condizioni di meteo tosto per settare correttamente la barca» sono sempre parole di Sirena.
«In semifinale abbiamo dimostrato di aver fatto passi da gigante anche con queste condizioni. Ma soprattutto rispetto a quando abbiamo regatato contro di loro ora abbiamo nuovi foil, un nuovo albero modificato, nuove vele e un software di bordo implementato».
Il limite massimo con il quale si potranno correre le singole prove rimane comunque fissato a 21 nodi e non salirà a 23 come era indicato nel bando; così ha deciso il Comitato di regata nei giorni scorsi.
In ogni caso la barca non viene preparata per una particolare condizione meteorologica, anzi. Già lunedì 8 febbraio Luna Rossa e Britannia hanno dovuto dichiarare i materiali che useranno per l’intera finale.
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