Velner ha deciso: lascia il campo e riparte dalla panchina

TRIESTE. La passione regge, il ginocchio decisamente meno. Gianluca Velner ha deciso: basta con il calcio giocato, meglio ripartire da una esperienza in campo giovanile e provare a trasmettere a chi crede ancora nell'impegno e nel sacrificio.
Decisione sofferta quella per il gladiatore classe 1980 del del Trieste Calcio, una vita da mediano iniziata con la Triestina, con tanto di debutto in C2 alla corte del tecnico Beruatto, seguita da un treno perso alla volta di Arezzo in C1 ma proseguita in una giostra piuttosto intensa disegnata dai colori di Tolentino, Sevegliano, Pro Gorizia, Itala, Vesna, San Luigi, Muggia e due stagioni appunto a Borgo San Sergio, le ultime da protagonista sui campi: «Mi sentirei ancora carico e desideroso di giocare - ammette Velner - ma il ginocchio è invece malandato, mi ha già imposto più volte degli stop condizionando le ultime stagioni. Ho detto a stento basta - aggiunge - ma mi opererò ugualmente, non voglio privarmi del piacere di qualche partitella tra amici ogni tanto».
A rendere meno traumatico il distacco ci ha pensato l'offerta posta sul piatto dal Trieste Calcio, quella di collaborare da "secondo" a fianco di Matteo Saina con la formazione Allievi Regionali, una proposta quasi impensabile sino a qualche mese fa: «Resto nell'ambiente, è inevitabile - conferma Gianluca - ma non pensavo certo di iniziare subito e in un contesto simile. Devo però dire che le ultime annate al Trieste Calcio mi hanno fatto apprezzare la politica giovanile, regalandomi degli stimoli che non avevo considerato. Stiamo lavorando già sodo - aggiunge - si inizia presto, il 13 settembre, sto scoprendo un mondo nuovo».
Quando giocava veniva definito "un allenatore in campo", di quelli dal carattere forse più ruvido del piede, ma capace di trainare, insegnare, trasmettere. E l'arte di trasmettere sarà infatti la sua prossima missione al servizio dei "lupetti" dai 15 e dai 16 anni, l'età giusta per sperare in un pallone e ambire al fatidico salto, di ambizioni e categorie: «Crescendo con un allenatore come Beruatto ho capito l'importanza della mentalità per un calciatore - afferma Gianluca Velner -. Il mio scopo sarà anche questo, far capire ai ragazzi che senza lavoro e sacrificio si conquista ben poco. Insomma, tanto impegno e giusta fame - chiosa il neo tecnico -. Credo che anche Saina sia d'accordo con me. La strada giusta è questa».
Francesco Cardella
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