Video minaccia dell’Isis La Russia blinda gli stadi

MOSCA. Ai Mondiali 2018 «sarà un massacro come non è mai stato visto prima nella storia»: «aspettateci». La minaccia arriva dal gruppo jihadista Stato islamico, ed è rivolta alla Russia dopo che il...
L'elaborazione grafica contenuta nel video diffuso da Memri Jttm mostra una panoramica dello stadio di Sochi in fiamme. Con questo nuovo video l'Isis torna a minacciare i mondiali di calcio in Russia e promette "un massacro come mai prima d'ora".Non è la prima volta che i terroristi minacciano di portare il terrore ai mondali di calcio MAMRI JTTM +++ EDITORIAL USE ONLY NO SALES NO ARCHIVE +++
L'elaborazione grafica contenuta nel video diffuso da Memri Jttm mostra una panoramica dello stadio di Sochi in fiamme. Con questo nuovo video l'Isis torna a minacciare i mondiali di calcio in Russia e promette "un massacro come mai prima d'ora".Non è la prima volta che i terroristi minacciano di portare il terrore ai mondali di calcio MAMRI JTTM +++ EDITORIAL USE ONLY NO SALES NO ARCHIVE +++

MOSCA. Ai Mondiali 2018 «sarà un massacro come non è mai stato visto prima nella storia»: «aspettateci». La minaccia arriva dal gruppo jihadista Stato islamico, ed è rivolta alla Russia dopo che il campionato ha preso il via ieri, con la partita tra la squadra dei padroni di casa contro l’Arabia Saudita allo stadio Luzhniki di Mosca.

A dare notizia delle minacce è stata l’impresa di sicurezza informatica Sixgill, che monitora le attività dell’Isis sul dark web e nelle app criptate, in un’esclusiva al “Daily Star” nella sua versione web. Il direttore dell’agenzia, Omer Carmi, ha sottolineato di credere che i terroristi cerchino «vendetta» verso la Russia e il presidente Vladimir Putin. «Aspettateci», «dovremo massacrarvi nella vostra patria», afferma il materiale di propaganda del gruppo jihadista.

Il tabloid britannico pubblica varie immagini divulgate dall’Isis. In una di esse si vede un terrorista di spalle, vestito con una divisa mimetica, armato di fucili d’assalto. Davanti a lui c’è un grande stadio, quello di Sochi segnato in vari punti da colonne di fiamme e fumo. A fianco, il logo dei Mondiali e altre immagini di enormi esplosioni.

In un’altra immagine, che Sixgill ha intercettato il 30 maggio, compare invece Jihadi John, il “boia” britannico noto per le decapitazioni degli ostaggi dell’Isis, ucciso in Siria da un drone statunitense nel 2015. Nel fotomontaggio, il terrorista si trova in uno stadio e brandisce un coltello, vicino a schizzi di sangue.

«Abbiamo rilevato un aumento di minacce dell’Isis ai Mondiali nelle ultime settimane, soprattutto dall’inizio del ramadan», ha detto Carmi al tabloid. Il gruppo terrorista, ha aggiunto, «probabilmente ritiene la Coppa un’ottima opportunità di vendicarsi di Mosca per il suo ruolo nella lotta all’Isis». E ha ricordato che lo Stato islamico non si basa solo su «cellule organizzate», ma anche su «lupi solitari», quindi «basta un uomo pro-Isis armato di coltello per compiere un attacco».

Tutti gli esperti tendono a non sottovalutare il pericolo: secondo Raphael Gluck, del gruppo di monitoraggio “Jihadoscope”, la propaganda sarebbe «fantasiosa», ma la minaccia dovrebbe essere presa sul serio, ricordando che il timore dei governi è che «prima o poi i droni saranno usati in qualche modo per compiere attacchi terroristici in Occidente».

Lo scienziato britannico Stephen Prior, esperto di droni, ha dichiarato invece al Cheltenham science festival: «L’Isis è stato uno dei primi gruppi terroristici ad acquistare un drone molto economico, convertirlo e utilizzarlo in un effetto devastante in Iraq e in Siria. I terroristi possono seguire un corso per conoscerlo e nove mesi dopo sono in grado di costruirne uno proprio e farlo volare in tutto il mondo».

La Russia ha organizzato rigide misure di sicurezza in occasione della kermesse sportiva e l’antiterrorismo ha lavorato per sventare qualsiasi possibile piano di attentato. Mosca ha dispiegato esercito, marina e aviazione, mentre l’Fsb ha dichiarato di aver scoperto cellule terroristiche in varie città che ospitano le partite, tra cui Kaliningrad e San Pietroburgo.

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