Vince il solito Hamilton Vettel tra errori e rimonta è sempre più staccato

SUZUKA
Ha vinto (come al solito) Lewis Hamilton ma sulla pista di Suzuka, quint'ultima prova del Mondiale di F1, ha fatto tutto Sebastian Vettel, in una sorta di “best of” stagionale di virtù, errori e sfortuna che, di fatto, ha consegnato il titolo mondiale nelle mani del pilota Mercedes che ad Austin avrà il suo primo match point iridato: a quattro gare dal termine il britannico ha ora 67 punti di vantaggio e nel Gp degli Usa il 21 ottobre potrà chiudere il discorso.
Altri numeri chiariscono lo strapotere di Lewis, alla 71ma vittoria in carriera, a meno venti dal record di Michael Schumacher e al nono successo stagionale (-2 dalle 11 vittorie nel 2014).
Nel Gp del Giappone, 17ma prova del Mondiale sul circuito di Suzuka, va in scena soprattutto il rendez vous dell'anno tra il pilota Ferrari e un destino beffardo.
Le Frecce d'argento scattano al comando senza problemi, con Verstappen buon terzo ma è Vettel a rubare la scena con una partenza fionda che dalla quarta fila lo porta subito in quarta posizione. Un avvio sprint che porta però il tedesco a commettere l'ennesimo errore di valutazione dopo la safety car al quarto giro per il contatto Leclerc-Magnussen che aveva lasciato detriti sulla pista e soprattutto portato il ferrarista molto vicino a Verstappen. Il successivo tentativo di sorpasso, forse azzardato in quel tratto di pista - il tedesco ha cercato di passare alla Spoon ma, come a Monza, è stato lui ad avere la peggio e si è girato - si è trasformato nell'ennesimo boomerang per il “Cavallino”, con la macchina che tocca la ruota posteriore dell'olandese, va larga e finisce prima fuori pista e poi ai box, con la pinna dell'ala out.
Così, una gara che era già complicata dopo il patatrac di sabato, diventa complicatissima: Vettel rientra 18mo e passo passo, e con le supersoft prima e le gialla poi, cerca di riconquistare diverse posizioni. Raggiunta però la sesta posizione, con Raikkonen ben lontano, la sua corsa è finita lì, anche se con una reazione di orgoglio è riuscito alla fine a segnare il miglior tempo sul giro. Intanto la gara di testa si dipanava senza colpi di scena, con Hamilton davanti a tutti con il suo ritmo insostenibile: a metà gara di fatto è tutto finito: precede Bottas, Verstappen, Ricciardo e Raikkonen.
Insomma, grandissimo Hamilton, grande Bottas (stavolta senza la frustrazione di dover far passare il compagno), ma bene anche le due Red Bull mentre il futuro ferrarista Leclerc ha dovuto alla alzare bandiera bianca con la sua Sauber “rotta”, dopo una bella gara.
«È stato uno show, un week end indimenticabile», le parole a fine gare del vincitore che però non vuole ancora cantare vittoria: «Un passo alla volta, non vogliamo cantare vittoria troppo presto. C’è stato un bel gap tra me e Vettel ma non è finita, spero di fare bene ad Austin», ha concluso l'iridato.
L’ordine d’arrivo del Gran Premio del Giappone, 17.a prova del Mondiale di Formula 1: 1) Lewis Hamilton (Mercedes)1h27m17s062; 2) Valtteri Bottas (Mercedes) +12.919; 3) Max Verstappen (Red Bull-Tag Heuer) +14.295; 4) Daniel Ricciardo (Red Bull-Tag Heuer) +19.495; 5) Kimi Räikkönen (Ferrari) +50.998; 6) Sebastian Vettel (Ferrari) + 1:09.873; 7) Sergio Pérez (Force India-Mercedes) +1:19.379; 8) Romain Grosjean (Haas-Ferrari) +1:27.198; 9) Esteban Ocon (Force India-Mercedes) +1:28.055; 10) Carlos Sainz Jr (Renault) +1 giro.
Classifica Piloti: 1) Hamilton 331 punti; 2) Vettel 264; 3) Bottas 207; 4) Raikkonen 196; 5) Verstappen 173.
Classifica Costruttori: 1) Mercedes 538 punti; 2) Ferrari 460; 3) Red Bull 319. —
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