Wiki-Caressa enciclopedico e meteoròlogo

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Di Pietro Oleotto

Benevuti a WikiSky, il regno di Fabio Caressa: è Italia-Irlanda, ma sembra la presentazione porta a porta dell’enciclopedia buona per riempire la libreria. Chilometri quadrati, densità, sistema politico: ripasso irlandese per chi ama Bartezzaghi, successivo passo per chi abbraccia la tattica: «Occhio Brady può giocare avanzato e che McClean può giocare avanzato». Morale della favola: il 4-4-1-1 ondeggia, neppure Beppe Bergomi si sbilancia. Per il dirimpettaio Alberto Rimedio sulla Rai è un 4-3-3, ma i numeri lasciano ben presto strada al colore: «Che impressione fa vedere Gigi Buffon in panchina – argomenta il bordocampista Alessadro Antinelli –: sta già incitando i compagni». La carica azzurra si esaurisce presto: «Vedo un’Italia un po’ imbarazzata, diciamo così», racconta Walter Zenga. «Sturaro ha bisogno di tranquilizzarsi». A dire il vero avrebbe bisogno più che altro di una bella lima per regolare gli attrezzi del mestiere. Caressa, forse per patriottismo, infierisce invece sull’avversario: «Hanno i piedi un po’ complicati i due centrali dell’Irlanda».

Vero. L’arbitro si adegua al livello tecnico della serata. Basso. «C’è una certa turbolenza da parte di Antonio Conte – segnala Antinelli –: non gli è piaciuto l’atteggiamento del direttore di gara». Le prendiamo e non sappiamo rispondere. Zenga dopo qualche minuto si ricorda di essere un portiere: «Long? Il signorino non dovrebbe provocare. Non dovrebbe provocare Sirigu. Gioca, corri, dalle, ma non provocare». Spirito di categoria. Sul contatto McClean-Bernardeschi in area il replay ha un effetto diametralmente opposto. «Era rigore» (Zenga). «Non era rigore» (Caressa). Neutrali tendente al penalty Bergomi e Rimedio. Meglio concentrarsi altrove. Meteo Sky si affida a Caressa vede nebbia. «C’è condensa. Condensa dal respiro».

La vera nebbia è tra gli azzurri. Nella ripresa Thiago Motta cerca un passaggio in area: «Queste cose non le capisco!», confessa Zenga. «Conte è furioso, mangia vivo chiunque incontra con lo sguardo», conferma Antinelli. Si soffre. Il palo di Insigne è solo un lampo. «Che azione personale». «Hai detto bene Fabio. Personale». E infatti segna Brady...

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