Zarja Gaja resta in Seconda decide la rete di Milic

di Massimo Laudani
BASOVIZZA
Lo Zarja Gaja bissa il successo dell’andata e batte il Sant’Andrea San Vito nuovamente per 1-0 nel ritorno dei play-out. E così i carsolini restano in Seconda categoria, mentre la compagine di via Locchi retrocede in Terza. La sfida viene decisa una rete a inizio ripresa (2’) di Milic. C’è un corner battuto da Marchesi, Bernobi di testa a Milic che si ritrova da solo a un passo dalla porta difesa da Sokolic. La retroguardia ospite si dimentica di marcarlo e il match-winner di giornata deve solo appoggiare la sfera in fondo al sacco. Una rete che rappresenta praticamente l’unico guizzo di una partita decisamente poco spettacolare. Il caldo si è fatto sentire tanto che c’è stato poco agonismo. Ci sono stati diversi lanci lunghi e molti passaggi sbagliati così da far sembrare la partita la classica gara di fine stagione. Il Sant’Andrea SanVito non è riuscito a pungere con efficacia, mentre lo Zarja avrebbe potuto far male in occasione di due azioni in contropiede nel finale, ma le hanno gestite male e ciò non li ha portati al tiro pericolosamente.
Soddisfatto il tecnico dello Zarja Gaja Nicola Lacalamita: «Noi partivamo dall’1-0 dell’andata e questo ci dava il vantaggio di poter gestire il risultato. Abbiamo, però, impostato l’incontro per chiuderlo il prima possibile e ci siamo riusciti. La gara si è giocata soprattutto a centrocampo e ha mostrato qualche folata. Noi abbiamo cercato di ripartire quando possibile e siamo riusciti a sfruttare nuovamente un corner, facendo valere quanto provato in allenamento. E’ una soddisfazione anche questa. Poi il Sant’Andrea ha cercato di pressare, ma non si è reso pericoloso. Sembrava rassegnato. Meglio per noi e per certi versi siamo riusciti a gestire più tranquillamente l’incontro».
Deluso, invece, l’allenatore del Sant’Andrea San Vito Carlo Milocco: «Siamo stati puniti da un altro tiro sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Siamo stati condannati, insomma, alla retrocessione da due corner. E’ giusto così se si pensa che abbiamo avuti grandi problemi nei 180’ per arrivare al tiro in attacco. Dispiace che sia finita così perché i ragazzi ci hanno messo il massimo impegno. Purtroppo ci sono state molte assenze e siamo stati penalizzati davanti. Abbiamo fatto i miracoli per arrivare fino in fondo. Non ci sono colpe specifiche e queste cose fanno parte del calcio».
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Tutto bene quel che finisce bene – afferma il dirigente dello Zarja Gaja Robert Kalc –. Siamo partiti con altre ambizioni e ci siamo ritrovati a giocare per la salvezza, arrivando ai play-out. Evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa, ma alla fine è andata positivamente e ci servirà per il futuro». Tra le fila del Sant’Andrea San Vito il dirigente Fabio Goglia commenta: «Peccato per l’esito finale della stagione. Ci dispiace molto la retrocessione, frutto anche della sfortuna. Ci sono stati molti infortuni, che ci hanno privato a lungo degli elementi migliori. Basti pensare a Longo e a Mocchi. Abbiamo perso per strada diversi giocatori. Le possibilità per tornare in Seconda Categoria ci sono tutte e la nostra società è ben intenzionata a tornarci presto. Dovremo mettere a frutto questa esperienza per migliorarci e ripartire con entusiamo e voglia di fare bene. L’importante è lavorare con serietà e credere in quello che si fa». (m.la.)
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