Zerial e la sua canoa, dalle rive di Trieste per arrivare a Londra

TRIESTE. Zerial, l’uomo che sussurrava alle barche. Se vuoi incontrare Michele Zerial in allenamento a Trieste, devi alzarti la mattina presto, quando fa ancora buio, o quando gli ultimi bagliori del tramonto lasciano spazio alle prime ombre della sera. Se passi dalla Sacchetta, nei canali degli ormeggi delle barche, vedi un’ombra che passa veloce, un leggero sciacquio, ed è lui, il più forte canoista attualmente in Italia sui 200 metri, la nuova distanza olimpica, che si allena con il suo K1 per strappare l’ultimo pass possibile per i Giochi di Londra 2012. Sembra strano, perché te lo immagini su qualche lago incontaminato, seguito dallo staff della nazionale, invece lui ha fatto la sua scelta: si allena da solo sulle acque di casa, a Trieste, perché vuole conciliare la sua passione, la canoa, con la sua carriera universitaria (ultimo esame due giorni fa neurologia, superato con un ennesimo 30), che procede rapida quanto la sua barca, e Michele (tesserato per il Canoa Kayak Academy di Bari), sul K1 venerdì scorso alle selezioni, è stato il più veloce di tutti, impiegando meno di 40” a coprire i 200 metri di gara, su un campo non in perfette condizioni causa il vento trasversale contro. L’Idroscalo di Milano ospitava infatti tra venerdì e sabato, la prima tornata di selezioni per la composizione della squadra che tenterà a Poznan a maggio, di giocarsi l’ultima possibilità di qualificazione per le Olimpiadi di Londra, dopo che ai mondiali 2011, la sola Josefa Idem si era guadagnata il biglietto per i Giochi britannici. Venerdì iniziavano le prove con il doppio impegno sui 200 metri per il K1 maschile, femminile e la C1, e Zerial metteva da subito tutti in riga nella prima prova, lasciandosi alle spalle il finanziere Ricchetti, e Regazzoni della Sabazia, distaccandoli di 1 secondo che su una distanza così breve rappresentano un bel margine di vantaggio. Un importante biglietto da visita per chi a soli 25 anni cerca la partecipazione alla sua seconda olimpiade (dopo Pechino 2008). Nel pomeriggio di venerdì la seconda prova, con Michele che non lasciava dubbi sul suo stato di forma e che andava a vincere con autorità, precedendo ancora una volta Ricchetti, un altro triestino (del Cmm “N. Sauro”), Edoardo Chierini, terzo, ed ottavo Erik Buzzi sempre del Circolo Marina.
Com’è andata questa prima selezione?
«Mi sento in forma» dichiara Zerial”e le due prove sono andate come me l’aspettavo. Il vento contro trasversale ha fatto durare ogni gara un po’ di più, circa 5” rispetto ai miei tempi consueti, ma i distacchi sono stati abbastanza consistenti».
Le possibilità per Londra? «L’anno scorso ai mondiali a Szeged (Ungheria), fui il primo dei non qualificati, fuori per 4 centesimi di secondo. Quest’anno, all’Europeo, nel K1 200 metri saranno promossi il I ed il II dei non qualificati, e dovrei essere dentro».
Alla prossima selezione, il 10 aprile, come sarai impegnato?
«A Mantova, oltre al K1 ci sarà la possibilità di provare anche le formazioni multiple, e credo che sarò in gara anche nel K2 200 metri con mio cugino (Niccolò Fantini; n.d.r.): all’Europeo si qualifica solo il primo equipaggio in questa specialità, e proveremo anche questa barca».
Dove proseguirai la tua preparazione?
«Proseguirò i miei allenamenti a Trieste, alla mattina presto, ed alla sera dopo le 20, quando il mare è calmo, ed il tratto tra la Diga del Porto Vecchio e la Sacchetta è meno trafficato»
Un novello Rocky Balboa questo Zerial, determinato nelle sue scelte, con talento da vendere, un atleta che si è sempre assunto le sue responsabilità, e per il quale è impossibile non provare simpatia e rispetto.
Maurizio Ustolin
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