Zoeggeler nella leggenda: sesto podio in sei edizioni

Nello slittino coglie il bronzo alle spalle del tedesco Loch e del russo Demchenko Nessuno come lui nello sport: solo la Vezzali a Rio2016 può eguagliarlo
Armin Zoeggeler of Italy celebrates at the end of his fourth run in the men's singles Luge at the Sanki Sliding Center at the Sochi 2014 Olympic Games, Krasnaya Polyana, Russia, 09 February 2014. ANSA/FREDRIK VON ERICHSEN
Armin Zoeggeler of Italy celebrates at the end of his fourth run in the men's singles Luge at the Sanki Sliding Center at the Sochi 2014 Olympic Games, Krasnaya Polyana, Russia, 09 February 2014. ANSA/FREDRIK VON ERICHSEN

SOCHI. “Armin 6 nella leggenda!” Zoeggeler vince la medaglia di bronzo nello slittino ed entra di diritto nella leggenda dello sport mondiale, come sottolinea nella sua home page il sito Coni dedicato alla squadra azzurra a Sochi.

Lo slittinista azzurro è salito ieri per la sesta volta consecutiva sul podio olimpico delle gare individuali nella stessa specialità in sei edizioni dei Giochi invernali. Mai nessun atleta in nessun altro sport - nè ai Giochi estivi e neppure a quelli invernali - era mai riuscito in una simile impresa.

Altri atleti, come il tiratore tedesco Ralf Schumann, la judoka giapponese Ryoko Tamura, lo slittinista tedesco Georg Hackl e la pattinatrice tedesca Claudia Pechstein si erano fermati a quota cinque, che sembrava un muro invalicabile. Ieri Zoeggeler lo ha infranto. Ora esiste solo un'atleta al mondo che può eguagliare il record di Zoeggeler, e anche questa è italiana. Si tratta di Valentina Vezzali che, nel fioretto individuale donne, sale sul podio ininterrottamente da cinque edizioni della kermesse a cinque cerchi. Per eguagliare Armin, la fiorettista azzurra dovrà qualificarsi per Rio 2016 e salire sul podio in Brasile, fra due anni.

Tornando alla gara, sul budello di Mountain Cluster, il Sanki Sliding Center, il 40enne carabiniere di Merano conserva il terzo posto ottenuto sin dalla prima delle quattro manche in programma. Oro al tedesco Felix Loch, argento al russo Albert Demchenko. Sesto posto per Dominik Fischnaller, 19esimo Emanuel Rieder.

«Il mio futuro? Faccio la gara a squadre, poi vado a casa in vacanza». Ha scherzato così Armin Zoeggeler dopo essere sceso dal podio. «Ho sempre detto che voglio finire la stagione, poi mi prenderò un po’ di riposo e deciderò il mio futuro», ha aggiunto. Zoeggeler ha scritto 20 anni di storia di questo sport. «Stanco? No, mi sento sempre molto giovane altrimenti non riuscirei a fare questo sport e questo successo mi ringiovanisce - ha raccontato con il sorriso - da Lillehammer ad oggi il tempo è volato. Mi aiuta il fatto di vivere in un piccolo paese dove sono solo Armin e non una star. A casa mi ricarico per ripartire poi in giro per il mondo».

«Fumerò un sigaro con gli allenatori. Avevo promesso che lo avrei fatto se andavo dul podio. Le Olimpiadi sono particolari caricano di più di una gara normale. Andare in slittino mi emoziona ancora e conserverò a casa questa slitta insieme a quella di Torino. Ho un buon rapporto con la slitta, dopo mia moglie è la persona con cui parlo di più».

Nel giorno precedente al debutto Zoeggeler ha fatto anche il portabandiera nella cerimonia di apertura. «All’inizio ero un po’ preoccupato perché è una cosa per cui serve molto tempo - ha detto - ma faccio i complimenti al Coni perché ha organizzato tutto molto bene ed alle 23.15 ero già al villaggio olimpico a riposare». Zoeggeler ha raccontato come la concentrazione sia il suo grande segreto «ho ripassato la pista mentalmente in continuazione» mentre il suo difetto più grande e quello di tutti i fuoriclasse, vale a dire il perfezionismo. «Quando non funziona qualcosa come voglio divento una bestia».

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