Il ventenne triestino ucciso da un malore improvviso mentre è in auto con i genitori. Ecco chi era

i soccorsi tra Cessalto e San Donà di Piave. Luca Parodi ha avuto un infarto sulla A4: stava rientrando con la famiglia dalle vacanze. Un ragazzo speciale, asso del Bazinga Baskin

Laura Tonero

«Che bello essere qui!». Era il motto di Luca Parodi, il ventenne stroncato da un malore mentre viaggiava in automobile sulla A4, nel tratto tra San Donà e Cessalto, in direzione Trieste, insieme alla sua famiglia: il padre, la madre e il fratello di 17 anni. Pochi istanti, l’intervento dei sanitari, il trasferimento all’ospedale di San Donà, dove però nella serata di sabato scorso il giovane è deceduto.

Un bambino delle fate

Luca soffriva di alcune patologie, era un perenne “bambino delle fate”, ma con una buona autonomia per quanto riguarda la quotidianità, che gli consentiva di partecipare a diverse attività. Come quella che lo vedeva impegnato nei progetti dell’associazione onlus Oltre quella sedia e del Bazinga Baskin, che hanno dedicato a Luca un pensiero sulle pagine social.

Luca Parodi aveva frequentato l’istituto Deledda. Amava lo sport, stare in compagna, era curioso. Era felice della breve vacanza appena trascorsa con i genitori e il fratello. Una famiglia rimasta sempre molto unita e che stava rientrando a Trieste, dopo aver trascorso alcuni giorni di festa, con il progetto di passare altre giornate assieme in prospettiva del ponte dell’Epifania, prima che il fratello minore di Luca dovesse ricominciare la scuola.

Malore improvviso

Il malore di Luca è stato pressoché improvviso. Sabato sera l’automobile dei Parodi viaggiava sull’autostrada A4, tra Cessalto e San Donà di Piave. Quando il ragazzo ha avvisato i primi sintomi, il padre ha accostato l’auto sulla corsia di emergenza, purtroppo priva di piazzole di sosta in quel tratto autostradale.

I familiari si sono subito resi conto delle gravità della situazione, chiamando i soccorsi. Sul posto sono intervenuto i sanitari del 118 e la Polizia stradale. Il soccorritori hanno cercato di stabilizzare e rianimare Luca sul posto, ma le sue condizioni sono rapidamente peggiorate. Trasportato in ambulanza al vicino ospedale di Città del Piave, per Luca non c’è stato purtroppo nulla da fare. Il ragazzo è deceduto a causa di complicanze cardiache.

Un asso sul parquet 

Sul parquet era un asso, determinante per il risultato, andava a canestro, portava alla vittoria i Bazinga Baskin Trieste.

«L’altra sua passione era la pittura – racconta commosso Marco Tortul, presidente di Oltre quella sedia – amava molto disegnare il sole, usare i colori. Era un ragazzo splendido, solare, positivo, molto partecipe nelle attività, nei laboratori». Oltre quella sedia e Luca si erano incontrati durante il tirocinio in alternanza scuola-lavoro, mentre il giovane frequentava il Deledda.

Emblematiche le parole che il Bazinga Trieste usava poche settime fa per presentarlo nel contesto della stagione 2024-2025: «C’è tutto un mondo intorno, cantavano i Matia Bazar, che tu fermare non potrai. Luca invece possiede questa fulgida arte. Contempla l’universo negli scorci più magici e suggestivi, lo fotografa, lo colora, lo trasfigura. Sorridente e colmo di questo processo alchemico, può andare a tirare, o proporti uno dei suoi comici giochi di parole, che il risultato finale sarà sempre “Che bello essere qui”».

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