Accoglienza dei profughi, Ics e Caritas: "A Trieste si profila un'emergenza"

TRIESTE Nel 2021 il sistema di accoglienza di Trieste, gestito prevalentemente da Caritas e Ics a Trieste, ha contato 4.829 nuovi arrivi.

Sono i numeri snocciolati venerdì 24 giugno dal direttore della Fondazione diocesana Caritas, don Alessandro Amodeo, e dal presidente dell'Ics Gianfranco Schiavone, presentando il report statistico

Nei primi mesi di quest’anno la tendenza degli arrivi è in linea con quella del 2021, ma nelle ultime settimane si sono registrati dei picchi, «con arrivi giornalieri anche di 90 persone, come avvenuto la passata domenica», testimonia don Amodeo.

Per questo che le due realtà operative nell’accoglienza - unitamente alle cooperative Lybra e Duemilauno - evidenziano si profili a breve un’emergenza legata alla prima accoglienza.

Oggi alla prima accoglienza di chi arriva dalla rotta balcanica è destinato solo il campo scout di Campo Sacro, dove alcune persone sono sistemate in delle tende montate in emergenza oltre due anni fa. A questo scopo, negli anni passati, era riservata anche Casa Malala a Fernetti.

La struttura però oggi è destinata all’alloggio dei profughi ucraini, prevalentemente donne e bambini, 85 persone nello specifico. Video di Andrea Lasorte

Riproduzione riservata © Il Piccolo