Viaggio nel Golfo di Trieste per scoprire da vicino il megayacht A dell'oligarca russo

TRIESTE Splendida giornata di sole, leggerissimo vento, si viaggia a 4-5 nodi puntando dritto verso la barca a vela più grande al mondo, sicuramente la più discussa, osservata, fotografata di sempre nel golfo di Trieste.

E' il Sailing Yacht A, il panfilo di lusso dell’oligarca Andrey Melnichenko, che da venerdì è in rada nel Golfo di Trieste, circondato da quei 500 metri di mare cui nessuno può avvicinarsi, eccezion fatta per Guardia costiera, Finanza, Vigili del fuoco e altre forze militari e di polizia espressamente indicate.

Lo scafo, si sa, giunse in città per dei lavori di manutenzione appaltati a Fincantieri nell’Arsenale San Marco, e qui è rimasto per sei mesi, oggetto, a partire da metà marzo, di un procedimento di congelamento amministrativo notificato al capitano della barca dalle Fiamme Gialle nell’ambito delle operazioni di sequestro di beni riconducibili ad alcuni oligarchi russi volute da Bruxelles e dal Governo italiano.

Da qui, mesi di lavoro e riunioni del Comitato di sicurezza, composto da Agenzia del Demanio, Mef, Capitaneria, Prefettura, Finanza e Fincantieri, fino alla svolta di venerdì scorso, con il complesso spostamento di “A” dall’Arsenale San Marco (liberato per permettere a Fincantieri di iniziare dei lavori su un’altra imbarcazione) all’attuale punto di ancoraggio, scelto dal Demanio e dalla Capitaneria perché ritenuto ottimale.

In questo video di Andrea Lasorte, il viaggio a bordo della motovedetta CP881 della Capitaneria di Porto di Trieste, con la quale ci dirigiamo verso “A”. IL REPORTAGE

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