La Comunità di Lesina entra nell’Unione italiana

Parere favorevole della Giunta esecutiva, si attende il via libera dell’Assemblea. Il numero complessivo delle realtà operative in Slovenia e in Croazia salirà a 52

Valmer Cusma
Lesina, isole della Croazia
Lesina, isole della Croazia

L’Unione italiana rafforza il suo raggio d’azione in Dalmazia accogliendo nella sua famiglia la Comunità degli italiani di Lesina che da anni opera come una specie di filiale della Comunità di Spalato. Il parere favorevole in merito è stato espresso dalla Giunta esecutiva dell’Ui nella sua riunione a Levade.

Comunque l’approvazione definitiva spetta all’Assemblea Ui alla quale il presidente del suo esecutivo Marin Corva presenterà una relazione dettagliata. «La Comunità di Lesina che al momento conta 37 soci effettivi – ha spiegato Corva – è attivamente inclusa nel restauro del lascito culturale e architettonico della Serenissima e nei rapporti di gemellaggio con alcune località italiane. Inoltre d’estate promuove sull’isola eventi culturali italiani, soprattutto musicali».

A dire il vero non ci dovrebbero essere intoppi per la sua inclusione nell’Ui e in questo modo il numero complessivo delle Comunità degli italiani in Slovenia e Croazia salirebbe a 52 di cui tre in Dalmazia, vale a dire a Zara, Spalato e appunto Lesina. Un altro punto importante nell’agenda dell’esecutivo, la costruzione della nuova sede della Comunità degli italiani di Levade-Gradigne che al momento dispone unicamente di una stanzetta di 32 metri quadrati. «Abbiamo optato per la costruzione di un edificio del tutto nuovo – ha spiegato Corva – in quanto alla luce dell’esperienza maturata negli ultimi anni, siamo arrivati alla conclusione che il restauro di ruderi o strutture pericolanti nasconde molte insidie e alla fine risulta sconveniente».

A proposito della tempistica, la stesura del progetto esecutivo è arrivata alle battute conclusive dopodiché, forse già entro il mese in corso, verrà pubblicata la gara d’appalto per i lavori. Per la realizzazione del progetto l’Ui ha già accantonato l’importo di 450.000 euro.

Come riepilogato dalla presidente della comunità Irina Stokovac, la Comunità conta 220 soci su 850 abitanti del Comune di Portole. «Stiamo portando avanti diverse attività che coinvolgono grandi e piccini – ha detto –. Abbiamo il gruppo di filodrammatica, nonché i corsi di italiano, di arte e di pasta fatta in casa. Dato l’insufficienza dello spazio a disposizione, ci arrangiamo alla meglio usando altri ambienti che ci vengono gentilmente messi a disposizione». Interessante notare che come avviene in altre piccole località, anche nel Comune di Portole l’unica istituzione culturale è proprio la Comunità degli italiani. —

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