Edina investe 70 milioni per l’estrazione di gas davanti alla costa di Pola

La joint venture fra Energean e Ina potenzia la piattaforma. L’obiettivo è una capacità di 300 mila metri cubi entro il 2027

Valmer Cusma
La piattaforma Edina
La piattaforma Edina

Un investimento congiunto di 71 milioni di euro per lo sfruttamento del giacimento di gas naturale Irena incluso nel blocco esplorativo Izabela a 80 chilometri al largo di Pola. Lo hanno concordato la compagnia energetica britannica Energean e quella croata Ina che fa parte del gruppo ungherese Mol.

Lo ha annunciato alla stampa con un comunicato proprio la direzione dell’Ina, precisando che 50 milioni saranno stanziati dalla Energean e 21 milioni dalle proprie casse. La compagnia britannica detiene il 70% della partecipazione operativa nel progetto, mentre Ina controlla il restante 30%.

La gestione del blocco Izabela è affidata alla società Edina, una joint venture tra le due compagnie. Il piano di sviluppo prevede il collegamento di una nuova piattaforma all’infrastruttura già esistente, del giacimento Izabela. L’avvio della produzione è previsto per la prima metà del 2027, con una capacità massima giornaliera stimata fino a 300 mila metri cubi di gas. Le riserve stimate del giacimento Irena ammontano a circa 865 milioni di metri cubi di gas naturale.

«La decisione di investire nello sviluppo del giacimento Irena – così Josip Bubnić, direttore operativo per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas di Ina – rappresenta un ulteriore passo strategico per rafforzare la produzione nazionale di petrolio e gas e per garantire la sicurezza energetica a lungo termine della Croazia. Il nostro investimento è guidato da una visione chiara: rafforzare l’approvvigionamento energetico e mantenere la nostra posizione di leadership nel mercato regionale».

Soddisfatto anche Francesco Federici, direttore di Energean per la Croazia: «Siamo entusiasti di avviare lo sviluppo del giacimento Irena. Questa decisione d’investimento – spiega – dimostra il nostro costante impegno nello sviluppo delle risorse naturali della Croazia e dell’area adriatica. Si tratta di un investimento strategico e ringraziamo il nostro partner Ina per la lunga e fruttuosa collaborazione. Siamo impazienti di raggiungere nuovi traguardi insieme».

Infine nel comunicato stampa si sottolinea che Ina, con oltre 70 anni di esperienza nel settore dell’esplorazione e della produzione di petrolio e gas, è un attore di riferimento nel settore petrolifero croato e riveste un ruolo di rilievo a livello regionale. Oltre che in Croazia è presente in Egitto. La raffinazione si svolge nell’impianto di Fiume, mentre nel sito industriale di Sisak si stanno sviluppando attività alternative sostenibili. La rete di vendita al dettaglio comprende oltre 500 stazioni di servizio in Croazia e nei Paesi vicini. Nel primo semestre del 2025, la compagnia ha registrato una produzione media giornaliera di 21.303 barili equivalenti di petrolio. —

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