Amministrative croate, la Dieta perde l’Istria, svolta centrista a Fiume
Nella penisola ballottaggio fra Miletić e Radolović. Per la Regione quarnerina sfida tra socialdemocratici e Hdz

Elezioni amministrative dalle svolte storiche, quelle tenutesi domenica in tutta la Croazia. Il partito della Dieta perde l’Istria: il candidato dello storico movimento regionalista arriva terzo al primo turno e non vedrà il ballottaggio. E a Fiume, in modo inaspettato, il Partito socialdemocratico (ex Lega dei comunisti) cede per la prima volta il capoluogo del Quarnero, dove il potere del centrosinistra pareva scolpito nel marmo.
Alle elezioni amministrative, che hanno riguardato 3 milioni e mezzo di aventi diritto in Croazia, la Dieta democratica istriana è stata il partito che, assieme ai suoi alleati, ha ottenuto il voto migliore a livello di Assemblea regionale. Non basta per la corsa a governatore: il 31,92% raccolto a livello di lista è stato infatti di molto superiore al 23,58% incassato dal candidato Dalibor Paus, presidente della Dieta e grande sconfitto, non andato oltre la terza piazza. Al ballottaggio per il ruolo di zupano andranno la parlamentare socialdemocratica Sanja Radolović (29,13%) e Boris Miletić, governatore uscente, che ha lasciato la Dieta raccogliendo ugualmente il 27,29% come indipendente. La buiese Jessica Acquavita continuerà a essere vicepresidente della Regione in quota Comunità nazionale italiana.
A Fiume si consuma un attro passaggio memorabile. Iva Rinčić di Azione giovani, appoggiata da Unione del Quarnero, Unione centro, Hsu, Fokus e Alternativa 101, sbaraglia la coalizione guidata da uno schieramento che ha capeggiato la città per decenni, che paga le spaccature da diversi leader. L’alleanza centrista e civica di Rinčić ha ottenuto per il Consiglio municipale il 34,46% dei consensi (si tratta dei risultati ufficiosi e non definitivi), con i socialdemocratici al 20,47%, mentre l’Hdz si è fermata al 16,33%. Per avere il nuovo sindaco di Fiume sarà ballottaggio tra Rinčić (41,54% con la somma delle preferenze personali) e il sindaco uscente, l’indipendente ex socialdemocratico Marko Filipović (18,49%). La vicesindaca uscente socialdemocratica Sandra Krpan non è andata più in là del 15,54%. Il secondo turno è in programma tra due settimane.
Per quanto riguarda invece la carica di governatore della Regione quarnerinomontana (capoluogo Fiume), ci sarà il ballottaggio e riguarderà il socialdemocratico Ivica Lukanović (33,34%) e l’esponente Hdz Alen Ružić (27,39%). In terza posizione Nedjeljko Pinezić, della stessa formazione di Rinčić, con il 16,86% dei favori. Sia a Fiume che a livello regionale ci vorranno coalizioni e compromessi per arrivare alla maggioranza. E non sarà facile.
Restando nel Quarnero, il successo ad Abbazia è stato firmato dai socialdemocratici, a Lussinpiccolo si è imposto l’Hdz, a Cherso i socialdemocratici, a Laurana Azione giovani, a Veglia i regionalisti quarnerini e i socialdemocratici.
Per quanto attiene invece alle maggiori città istriane, a Pola, Buie, Rovigno, Parenzo e Dignano c’è stato il successo della Dieta, a Umago dei socialdemocratici, ad Albona della lista indipendente di Donald Blašković.
A Zagabria per la carica di sindaco si sfideranno infine l’uscente Tomislav Tomašević di Možemo (sinistra) e l’indipendente Marija Selak Raspudić. Nelle due città dalmate di Zara e Spalato, vittoria rispettivamente dell’Hdz e del partito Centro. —
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