Presidente d’aula, fumata nera bis: Fiume rischia di tornare al voto
A vuoto anche la seconda seduta. La sindaca Rinčić, eletta lo scorso maggio: «Non mi dimetto»

Sempre più reale a Fiume l’ipotesi del ricorso anticipato alle urne. Anche il secondo tentativo di costituire il Consiglio cittadino è andato a vuoto per la mancata elezione a presidente del parlamentino di due candidati: Robert Kurelić di Azione Giovani e Ana Trošelj di Alleanza litoraneo – montana, presidente del predetto consiglio nel mandato 2021 – 2025.
Scenario e numeri
In base alla legge che regola le autonomie locali e regionali, entro 30 giorni sarà convocata una terza riunione e – dovesse esserci un nuovo fallimento – gli aventi diritto fiumani torneranno a votare per avere i propri rappresentanti a Palazzo comunale.
La situazione di stallo non deve stupire essendo il quadro molto frammentario: sono 11 i consiglieri dell’alleanza formata da Azione Giovani, Unione del Quarnero, Centro, Partito croato dei pensionati, Fokus e Alternativa, sette dell’intesa Partito socialdemocratico, Alleanza litoraneo – montana, Dieta democratica istriana, Lista per Fiume, Partito contadino e Partito democratico autonomo serbo, cinque dell’intesa a guida Accadizeta, tre della lista civica di Marko Filipović, altrettanti del partito Možemo e due del blocco di centrodestra capeggiato da Most. In tutto 31 consiglieri, il che vuol dire che servono 16 voti per eleggere il presidente del parlamentino.
Il secondo tentativo
A differenza della prima seduta costitutiva naufragata, nella seconda c’è stato un breve dibattito prima della votazione, una discussione che però non ha aggiunto nulla di nuovo a quanto già si sapeva: la candidatura di Kurelić veniva e viene appoggiata da 15 consiglieri, ossia gli 11 della coalizione di maggioranza, due di Most e due della lista dell’ex sindaco Filipović.
Altri 15 consiglieri hanno espresso parere contrario, uno in meno rispetto alla prima riunione per l’assenza della socialdemocratica Sandra Krpan, la grande sconfitta alle amministrative del 18 maggio scorso.
Le amministrative di maggio
Come noto, Krpan – candidata a sindaco – era stata battuta già al primo turno, con il ballottaggio che aveva riguardato Iva Rinčić (Azione Giovani) e l’indipendente Filipović.
Ad imporsi era stata Rinčić, superando nettamente il rivale. Tornando ai giorni nostri, va rilevato che la candidatura di Ana Trošelj è stata bocciata da 18 consiglieri, con 10 a favore e due astenuti. Insomma, un pastrocchio che la dice lunga su quanto sia complicata la scena politica fiumana.
La sindaca non lascia
La stessa Rinčić non ha escluso che i fiumani possano tornare al voto in quanto la possibilità di arrivare ad un’intesa sembra alquanto remota. Sempre a proposito di Rinčić, la sindaca – a differenza di qualche giorno fa – ha escluso la possibilità di rassegnare le dimissioni. «Sì, pensavo seriamente di lasciare l’incarico in caso di mancata costituzione del consiglio. Non lo farò perché tra maggio e giugno ho ottenuto un forte appoggio da parte degli elettori fiumani. Non voglio deluderli», ha concluso.—
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