La scossa di magnitudo 3,5 che ha fatto tremare la Slovenia nel cuore della notte

Epicentro a 24 chilometri a nordovest di Lubiana, vicino a Skofja Loka. La breve scossa è stata percepita anche a Gorizia e fino in Croazia

Stefano Giantin

Non un terremoto forte abbastanza da provocare danni o feriti, ma comunque una scossa che ha risvegliato mezzo Paese nel cuore della notte, facendosi sentire fino in Croazia. È il sisma che ha fatto tremare lunedì la Slovenia, intorno alle 3.30, con epicentro a 24 chilometri a nordovest di Lubiana, vicino a Skofja Loka.

Secondo i calcoli dei sismologi sloveni, una magnitudo 3,5, ma con un ipocentro poco profondo, 6 chilometri. Scossa che non ha, appunto, provocato danni, ma ha creato allarme tra moltissimi sloveni.

«È stato come un forte scuotimento, anche se breve», la testimonianza di un residente di Ziri, a 16 km dall’epicentro, raccolta dal Centro sismologico euro-mediterraneo (Csem-Emsc).

«Come un tuono», «mi ha svegliato mentre dormivo», «breve, ma forte», «è stato potente, mi ha svegliato ed è difficile che qualcosa mi svegli», alcune delle altre decine e decine di testimonianze di sloveni raccolte dal portale Csem-Emsc.

Ma la breve scossa è stata percepita anche a Gorizia e fino in Croazia. «Un colpo debole», un po’ di «movimento», le impressioni raccolte tra Zagabria e le aree croate prossime al confine sloveno.

Slovenia che, come gran parte dei Paesi dell’ex Jugoslavia, si trova in un’area sismica a rischio, dove i terremoti sono comuni.

Secondo la cosiddetta “Scala macrosismica europea” (Ems), sviluppata nel 1998, gran parte della Slovenia può attendersi terremoti su una scala fino al livello 8 dell’Ems (fortemente dannoso: danni a edifici ordinari, crepe nei muri, possibile collasso di palazzi e costruzioni), mentre il resto del Paese ha un rischio di livello 7 (dannoso, ossia danneggiamenti moderati) o 6 (leggermente dannoso, caduta di oggetti e crepe non pericolose).

Molto più a rischio sono altre zone dei Balcani, come la Macedonia del Nord, dove nel 1963 un sisma distrusse Skopje, ma anche la Croazia (terremoto di Petrinja, nel 2020), senza dimenticare la Bosnia (Banja Luka, 1969), il Montenegro (sisma del 1979) e l’Albania (2019). —

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