Maltempo a Spalato, battello affondato dopo l’urto con un traghetto

Ondata di maltempo, il ferry si è staccato dagli ormeggi. Danni in tutta la città, una ventina i feriti

Andrea Marsanich
Il momento della collisione tra il traghetto e il battello (foto morski.hr)
Il momento della collisione tra il traghetto e il battello (foto morski.hr)

La bufera è durata una quindicina di minuti, quanto è bastato per trasformare Spalato in una città in piena emergenza con feriti, danni materiali e situazioni di grave disagio.

Stamattina, 8 luglio, intorno alle 9 la più grande città della Dalmazia (160 mila abitanti) è stata colpita da un violentissimo temporale con pioggia battente, raffiche di vento a più di 80 chilometri orari e anche grandine. La città è rimasta paralizzata per la caduta di un elevato numero di alberi e grossi rami che si sono schiantati sulle auto parcheggiate. La caduta di alberi, rami e di altri oggetti ha ferito una ventina di passanti, procurando loro comunque lesioni non gravi fatta eccezione per una donna - non in pericolo di vita - che ha riportato un trauma toracico.

Intanto nel porto il traghetto Petar Hektorović, di proprietà di Jadrolinija, si è staccato dall’ormeggio dopo che il moto ondoso e le raffiche di vento hanno portato a spezzarsi le funi che lo tenevano legato alle bitte. L’unità ha dapprima urtato il catamarano Krilo, e poi è entrata in collisione con un battello turistico. Quest’ultimo è colato a picco in pochi minuti e senza danni alle persone perché al momento dell’incidente era vuoto.

Il direttore dell’Autorità portuale di Spalato, Vice Mihanović, ha sottolineato come il comportamento del comandante del ferry abbia evitato guai maggiori. Dopo l’ affondamento, sul posto sono giunti vigili del fuoco, squadre di pronto intervento e un’azienda specializzata nell’evitare sversamenti di idrocarburi.

Danni ingenti allo stadio Poljud, datato 1979 e che ospita le partite della squadra calcistica dell’Hajduk. Il vento ha lesionato parte del tetto, mentre la pioggia ha completamente allagato il terreno di gioco. Sarà molto difficile che l’Hajduk possa giocare al Poljud le prime partite casalinghe del massimo campionato croato, che comincerà agli inizi di agosto.

L’acqua piovana è penetrata nei sotterranei del Palazzo di Diocleziano (III secolo dopo Cristo), patrimonio dell’Unesco e da decenni uno dei siti più visitati della Croazia. Sono diventate quasi irriconoscibili le spiagge Bene e Prva Voda, con il vento che ha danneggiato anche la struttura del palco della manifestazione Ultra Europe.

La violenza delle raffiche di vento ha fatto danni in alcune aree del parcheggio del centro commerciale Joker. Danni infine rilevati anche nel cantiere navale Brodosplit, dove il vento ha fatto scontrare due gru che sonohe sono, finite a terra. —

Argomenti:balcaniistria

Riproduzione riservata © Il Piccolo