Raccolta di firme contro il concerto di Thompson a Parenzo

Il controverso musicista pro ustascia dovrebbe suonare in Istria il 10 gennaio 

Valmer Cusma
Il cantante ultranazionalista croato Marko Perkovic Thompson
Il cantante ultranazionalista croato Marko Perkovic Thompson

 

Il clima in città si sta facendo incandescente dopo il disco verde del sindaco Loris Persuric al concerto del controverso cantautore Marko Perkovic Thompson, in cartellone il 10 gennaio al palasport di Zatika. Causa l’iconografia e gli slogan ustascia che accompagnano le sue esibizioni, il musicista finora si è più volte visto sbattere la porta in faccia in varie parti d’Europa. E finora non è riuscito a realizzare il sogno di esibirsi all’Arena di Pola in quanto non ha mai ottenuto i permessi necessari.

In Croazia c’è un cantante pro ustascia che riempie tutti i palazzetti
Marko Perković Thompson

Però dopo che lo scorso luglio al concerto di Zagabria aveva stabilito il record di spettatori paganti (mezzo milione in rapporto a neanche 4 milioni di abitanti in Croazia), sarebbe stato problematico sbarrargli la strada. Il sì del sindaco però sta sollevando un polverone, sfociato con una raccolta di firme contro il concerto.

La petizione viene promossa dal Centro per le iniziative civiche di Parenzo. «In città - così si spiega - non si possono tollerare simboli che offendono le vittime della guerra antifascista, né concerti che ispirano all’uso di passamontagna e alla violenza». Inoltre si sottolinea che l’iniziativa nasce dalla volontà di «difendere la Costituzione della Repubblica di Croazia e il rispetto delle leggi, che ai concerti in questione vengono sistematicamente violate mentre le istituzioni non reagiscono o lo fanno in modo debole». A firmare vengono invitati tutti i cittadini che ritengono che «un concerto di Thompson non abbia posto a Parenzo, né in alcun luogo della Repubblica di Croazia, fondata sui valori dell’antifascismo e del rispetto dei diritti di ogni persona».

Dal canto suo il sindaco si difende dicendo di non aver firmato il contratto di affitto del Palasport, precisando che a farlo è stato l’Ente sportivo cittadino che gestisce l’impianto. Un’affermazione che a detta dei contestatori non regge, visto che a Parenzo - si dice - nulla succede senza il consenso di Persuric. La raccolta di firme prosegue, al momento si è a quota 300 ed essa verrà consegnata al sindaco una volta arrivati ad almeno 500 sottoscrizioni.

Intanto Loris Persuric nel suo ruolo di presidente della Dieta democratica istriana, ossia del partito più popolare nella regione, ha firmato un accordo di collaborazione con il governatore Boris Miletic a capo della lista indipendente che porta il suo nome. Viene legittimata un’intesa già operativa da tempo finalizzata all’attuazione di progetti nei campi della scuola, della sanità, della cultura. —

Argomenti:istria

Riproduzione riservata © Il Piccolo