Rottami e lavori abusivi: a Fiume scatta la protesta
Carcasse di veicoli e interventi meccanici non autorizzati in via dell’Acquedotto. Il Comitato dei residenti di Scoglietto: «Senza interventi, bloccheremo la strada»

«Se le autorità cittadine non ci presteranno ascolto, risolvendo i problemi che affliggono i residenti, bloccheremo via dell’Acquedotto a tempo indeterminato». La minaccia è di quelle serie, arrivata per bocca di Aleksio Komar, presidente del Comitato rionale di Scoglietto (dove si trova appunto questa via) e intenzionato a porre fine ad un andazzo che dura da troppo tempo.
Via dell’Acquedotto, a detta di Komar, è piena zeppa di carcasse di automobili, moto, scooter e rimorchi e lungo la carreggiata – senza alcun permesso – vengono effettuati lavori da parte di meccanici e carrozzieri. «Purtroppo l’amministrazione municipale – ha tuonato Komar – sta trattando via dell’Aquedotto come un’area di Serie B, dimenticata da tutti e tutto, con i suoi abitanti trattati malissimo. La nostra pazienza è però giunta al limite e, non dovessero esserci mosse concrete da Palazzo comunale, daremo vita a misure di disobbedienza civile, tra cui il blocco della via». Komar ha ricordato che poco più di due mesi fa, il 17 luglio, aveva compiuto un giro in questa zona di Scoglietto assieme a due guardie, comunale e del traffico, per far vedere quelli che erano i problemi maggiori. Le due guardie avevano rilevato che la situazione era loro nota da anni e che bisognava intervenire.
«Ebbene – ha rilevato Komar – in questi due mesi non si è fatto nulla, a conferma che anche la nuova amministrazione cittadina considera via dell’Acquedotto una specie di vicolo cieco, dove non conviene investire denaro comunale in lavori di miglioria. Abbiamo deciso così di reagire, raccogliendo le firme di 257 residenti, dettisi d’accordo con le iniziative da adottare». Nel rilevare che l’attività in seno al comitato rionale è su base volontaria, Komar ha riferito che sta tentando, assieme ai suoi stretti collaboratori, di migliorare la situazione di degrado esistente in Scoglietto, rispettando alla lettera le leggi in vigore in Croazia. «Siamo diventati un cimitero di automobili e altri veicoli, dove attività abusive si svolgono alla luce del giorno. È un qualcosa che non possiamo più tollerare. Rivolgo pertanto l’invito al vicesindaco Vedran Vivoda, che si occupa di queste problematiche, per un incontro con il sottoscritto. Sono sicuro che potremo risolvere gli intoppi in breve tempo».
Insomma una grana per l’amministrazione della sindaca Iva Rinčić, la cui coalizione aveva sconfitto mesi fa i socialdemocratici, al potere da tanti decenni a Fiume. Quello di via dell’Acquedotto può essere considerato un banco di prova per l’amministrazione cittadina, i cui esponenti in campagna elettorale avevano promesso che avrebbero migliorato la qualità di vita dei fiumani, rovinata – asserivano – dai socialdemocratici.—
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