56 bis, slittano i lavori a Gorizia

Progetto esecutivo incagliato in Regione. I lavori dovevano prendere il via a giugno. Ma il Comune attende l’ultimo nullaosta. Romoli: «Cantiere entro l’anno»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Dissuasore velocità SS 56 Mossa ©Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia Dissuasore velocità SS 56 Mossa ©Foto di Roberto Coco

Ricordate il by-pass di Mariano del Friuli? Non che l’iter brillò per la velocità supersonica, ma la tangenziale venne realizzata in tempi ragionevolmente brevi. E quando il quadro iniziò ad ingarbugliarsi, ci fu la presa di posizione ferma e decisa dei sindaci che indicarono la tangenziale come una priorità per il nostro territorio. Morale della favola? La strada c’è e ha allentato dalla morsa del traffico pesante il centro di Mariano.

Passiamo alla 56bis, il by-pass di Mossa e Lucinico. Provate a pronunciare il nome di quell’arteria e la reazione di un qualsiasi cittadino goriziano sarà improntata alla massima incredulità: «Tanto, non la faranno mai. Con tutti quegli annunci...» Sì, dire che la storia della 56 bis sia diventata una telenovela è quasi un eufemismo. Dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti che a giugno sarebbero dovuti iniziare i lavori per la costruzione del tratto goriziano, visto che il tratto che insiste in Comune di Mossa è bell’e realizzato ormai da parecchio tempo. Ma bisognerà attendere anche questa volta. A spiegare i motivi dello slittamento è Mauro Ussai, dirigente del settore dei servizi tecnici per lo sviluppo del territorio. Questa volta, il Comune (a Cesare quel che è di Cesare) non ha alcuna responsabilità. «Stiamo attendendo il “sì” della Regione al progetto esecutivo: sino a quando non arriva, non possiamo indire la gara d’appalto. Quest’intervento, infatti, viene effettuato dal Comune in delegazione amministrativa: noi abbiamo adottato il progetto esecutivo attraverso una delibera di giunta ma l’approvazione vera e propria deve arrivare dalla Regione».

Quindi? «Quindi, la speranza è che i lavori possano prendere il via entro l’anno anche se è assurdo che il Comune di Gorizia effettui quest’intervento in delegazione amministrativa e poi debba consegnare la strada alla Regione una volta realizzata. Sarebbe meglio che Trieste realizzasse direttamente la 56 bis», fa eco il sindaco Ettore Romoli.

L’arteria, lo ricordiamo, costerà complessivamente 6,4 milioni, 6.412.232,42 euro per la precisione: 3.162.232,42 con quota parte del contributo di cui al Decreto di finanziamento della direzione regionale della viabilità e dei trasporti, 3.250.000 con contributo integrativo di cui al Decreto di finanziamento della direzione regionale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici. Si congiungerà con il tratto di strada già realizzato in Comune di Mossa, misurerà 1.600 metri e sono previste, lungo il tracciato, le realizzazioni di due nuove rotatorie, un sovrappasso, un sottopassaggio. La nuova tangenziale (che avrà una larghezza di 10 metri e mezzo) sbucherà, grossomodo, nei pressi del ristorante-trattoria “Al Fogolar”. In quanti mesi dovrà essere completata l’opera? Venti, vale a dire un anno e otto mesi.

Il Comune di Mossa, dicevamo, la sua parte l’ha fatta. E, pur in ritardo rispetto al tabellino di marcia originario, ha completato ormai da diversi mesi la realizzazione del tratto di 56 bis di sua competenza: tratto che toglie il traffico, soprattutto quello pesante, dalla strada regionale 56, abbattendo il suo tasso di inquinamento e rendendola ecologicamente più vivibile; definisce un futuro sviluppo della zona artigianale industriale, rappresentando un collegamento veloce verso il raccordo autostradale e la zona industriale di Gorizia; riqualifica urbanisticamente l’intera zona sud del paese.

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