A 60 anni si laurea in ingegneria
GRADISCA
Per alcuni la vita incomincia a 60 anni. Per altri, come l’imprenditore gradiscano Fulvio Lorenzon, la vita è qualcosa di diverso. È un nastro che si riavvolge, ritorna al punto di partenza e ricomincia a suonare un disco bellissimo. Eh si, perchè non è da tutti riprendere in mano i libri e laurearsi alla soglia dei 60 anni in ingegneria industriale. Lorenzon quella sfida l’ha vinta. Figura molto nota in città e in tutta la provincia per essere stato uno dei fondatori e per 20 anni uno dei pionieri dell’associazione Gradisca è, Lorenzon – un diploma di perito chimico - aveva lasciato gli studi al 3° anno di ingegneria chimica. Aveva capitolato quando gli era giunta un’offerta irrinunciabile, l’ormai mitologico posto fisso in un ente pubblico, prima al Laboratorio di Igiene della Provincia e poi alla Medicina del lavoro del Comune di Monfalcone. Posto che altrettanto coraggiosamente lascerà per costruire una gratificante carriera nell’ambito delle consulenze nel settore della sicurezza, di cui oggi con la sua società Ara Professional è un riferimento in regione e in parte del Veneto. E poi, nel ’75, il matrimonio con Luciana e la nascita di Cinzia, nota per essere stata presidente dei Giovani industriali. Addio libri di testo. Eppure... «Eppure per 36 anni questo tarlo continuava a rodermi dentro – racconta -. Mi dicevo: devi farlo per te, per completare un percorso. Certo non per la carriera, grazie a Dio mi ha dato tante soddisfazioni». Nel 2008 inizia la scalata alla laurea, fatta di levatacce all’alba e weekend di “bugie bianche” agli amici per giustificare l’assenza da gite o pranzi fuori porta. «Volevo tenere questa cosa per me finchè non l’avessi concretizzata. Solo mia moglie e mia figlia erano a conoscenza delle mie intenzioni e il loro sostegno è stato determinante». Con passo incredibilmente rapido (nessuna bocciatura) per l’ingegner Lorenzon è arrivato all’emozionante momento della discussione della tesi sul tema “I sistemi di gestione della sicurezza applicati a un’azienda grandi rischi”. «Ora mi sento più leggero, vorrei che i ragazzi oggi disillusi sapessero della mia storia e capissero che credere in un obbiettivo è il modo più sicuro per raggiungerlo».
Luigi Murciano
Riproduzione riservata © Il Piccolo