A bordo del Corsaro II con capitan Straulino

A cinquant’anni dal corso di addestramento, superstiti a Lussino per rendere omaggio al comandante

Ha conosciuto l'arte della vela e “l'andar per mare” sotto la guida di una leggenda come Agostino Straulino, lo storico ammiraglio e olimpionico originario di Lussino. Quella del triestino Giancarlo Rutteri - capitano di Fregata, classe 1936 - è stata tuttavia una carriera marittima accompagnata anche da un altro dato fondamentale, altrettanto storico, quello di aver partecipato al primo viaggio della Corsaro II, una delle navi scuola della Marina Militare, costruita nel 1961 nei cantieri Costaguta di Genova Voltri e concepita all'epoca per l'addestramento degli ufficiali.

Giancarlo Rutteri fece parte del “ battesimo” della Corsaro, attraverso una “crociera – scuola” partita dal porto di La Spezia il 4 luglio del 1961, giunta a destinazione alle Hawaii dopo 3000 miglia di viaggio, tra regate e approdi indimenticabili, fra cui Gibilterra. Scafo di 21 metri di lunghezza e di 5 di larghezza, due alberi, 16 cuccette per 15 uomini di equipaggio, compreso il comandante, Agostino Straulino. Una ciurma storica quella, con Giancarlo Rutteri unico triestino tra un gruppo di “corsari” provenienti anche da Pola, Parenzo e parti del Veneto. Mesi di lavoro, studio, ritmi spartani, molti sogni da cullare e tanti segni da codificare, tra il vento e il mare. A distanza di cinquanta anni esatti quella Campagna di Addestramento è rimasta scolpita nel cuore del capitano Rutteri e dei reduci che tastarono sul campo l'assetto della Corsaro II e i dettami di Straulino, all'epoca Capitano di Fregata. L’anniversario andava onorato e parte dell'equipaggio ha voluto farlo visitando di recente il luogo a Lussino dove riposa il loro vecchio comandante: «Prima era marinaio e poi un velista – ricorda commosso Gianfranco Rutteri - Non dava mai un ordine se non sapeva lui stesso eseguire quel comando. Era eccezionale, probabilmente dotato di una specie di sesto senso nella marineria – aggiunge il triestino dello storico varo della Corsaro II – Lui preveniva molte cose, capiva il vento come nessuno».

Intenso poi anche il percorso di Gianfranco Rutteri, divenuto ufficiale a bordo di alcuni Caccia e naturalmente esperto velista. Tornerà anche a bordo della Corsaro II nella seconda metà degli anni '70 ma questa volta in veste di comandante in seconda per vivere altri viaggi e nuovi percorsi ma dagli antichi valori: «Ci avevano insegnato a saper affrontare di tutto, dal mare ai problemi tecnici, ai rammendi alle vele – ricorda capitan Rutteri – Ho voluto trasmetterlo. Quella scuola è stata realmente di vita».

Il Corsaro II non ha ammainato le vele. Ora troneggia nella base navale di Taranto e funge da nave scuola per gli aspiranti marescialli. Anche il ricordo di Straulino appare eterno: “ Ci ha dato tanto – conclude Giancarlo Rutteri – Ci ha dato la forza”.

Francesco Cardella

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