A Cattinara la nuova Pet: così Trieste si “allinea” a Udine e al Cro di Aviano

Inaugurato a Medicina nucleare l’importante macchinario che mancava a Trieste Investimento di quasi 2 milioni grazie ai fondi regionali
Silvano Trieste 2019-10-21 Cattinara, la nuova PET
Silvano Trieste 2019-10-21 Cattinara, la nuova PET

TRIESTE Finalmente pure Trieste può contare sulla Pet/Tc, l’importante strumento diagnostico nella cura dei tumori, delle malattie neurodegenerative e di quelle cardiologiche, fino a ieri presente in Fvg solo all’ospedale di Udine e al Cro di Aviano. L’AsuiTs, grazie alle risorse regionali, ha investito quasi due milioni di euro, di cui circa 100 mila euro necessari per gli interventi edili. A tagliare il nastro a Cattinara sono stati ieri l’attuale commissario AsuiTs Antonio Poggiana, il governatore Massimiliano Fedriga con il vice delegato alla Salute Riccardo Riccardi, il rettore Roberto Di Lenarda, la direttrice di Medicina nucleare Franca Dore e l’assessore comunale alle Politiche sociali Carlo Grilli.

Poggiana ha parlato di una «vittoria assoluta» per Trieste e per l’area isontina, che ora avranno una risposta efficiente. «Questo strumento di ultima generazione – ha spiegato Dore – ci permette anche di modificare il percorso diagnostico terapeutico del paziente». Di Lenarda ha ricordato i sette anni per arrivare a questo momento e Grilli ha sottolineato a sua volta «l’importanza di questa inaugurazione». Riccardi l’ha definita una storia d’esempio: «La politica è assediata da una serie di suggerimenti che non sempre è in grado di valutare, è importante che la politica selezioni i suggeritori con lealtà e sulla base delle esigenze vere e non sulla base delle richieste del territorio che possono anche essere campanilistiche, sul tema sanitario bisogna evitare strumentalizzazioni». Fedriga dal canto suo ha evidenziato l’importanza di «investire in tecnologie che consentono migliori diagnosi e un conseguente risparmio economico».

La procedura d’acquisto aveva preso il via a dicembre 2015, quando l’allora consigliere regionale di Forza Italia Bruno Marini, oggi in Consiglio comunale, aveva depositato un ordine del giorno. Con l’interessamento a quel tempo della governatrice Debora Serracchiani, dell’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca e del capo della Direzione Salute Fvg Adriano Marcolongo era stato possibile procedere all’investimento. «Sono soddisfattissimo», ha raccontato ieri a margine della cerimonia di inaugurazione lo stesso Marini: «È il risultato più importante ottenuto nei miei 20 anni in Consiglio regionale. Lo dedico soprattutto al mio amico Manuele Braico, presidente delle Comunità istriane, scomparso per un tumore, che negli ultimi mesi di vita si era visto costretto ad andare a Udine e al Cro per fare l’esame».—


 

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