A fuoco casa Ater a San Giovanni In due a Cattinara

Incendio innescato da un corto circuito al primo piano In strada per ore venti inquilini. Tra i feriti un pompiere
Lasorte Trieste 08/11/17 - Via S.Pelagio, Incendio
Lasorte Trieste 08/11/17 - Via S.Pelagio, Incendio
Le fiamme sono divampate nella camera da letto, probabilmente per un corto circuito, poi si sono propagate nelle vicine stanze. L’incendio è scoppiato ieri in uno stabile Ater di via San Pelagio, provocando alla fine due feriti: un vigile del fuoco intervenuto è rimasto leggermente ustionato e una residente dello stabile che ha avuto una leggera intossicazione. Morto uno dei gattini della coppia dell’appartamento andato a fuoco.


Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio si è sviluppato intorno alle 17.15, da una delle camere da letto, poi si è velocemente propagato nelle stanze vicine. Attecchendo soprattutto nella cucina, la stanza del piccolo appartamento al primo piano che ha subito i danni maggiori. L’alloggio è abitato da tre persone, una giovane coppia e la madre di lei. Nel momento in cui si sono sviluppate le fiamme, all’interno c’erano solo i due fidanzati, Alessio Misson e Chiara Meneghetti di 35 e 39 anni.


«Ho sentito una puzza di fumo fortissima, poi un suono stranissimo come di acqua che scroscia dovuto probabilmente da materiali plastici che bruciavano. Mi sono affacciato e ho visto il denso fumo che arrivava dal primo piano. Non ci ho pensato un attimo e ho subito chiamato i soccorsi al numero unico di emergenza 112», racconto Dario Scherlavai, uno degli oltre 20 inquilini dello stabile mentre con addosso una coperta di lana si aggira in strada. «Abito al terzo piano e quando sono uscito sul pianerottolo la tromba delle scale era invasa dal fumo. Non si riusciva a vedere niente e sinceramente ho avuto paura di morire. Ma non mi sono perso d’animo - prosegue -, ho dato l’allarme a tutti, bussando alle porte e gridando».


I vigili del fuoco delle Stazioni di Trieste e Opicina allertati, sono intervenuti in via San Pelagio nel giro di pochissimi minuti, con 15 uomini a bordo di due “Aps”, un’autobotte e un’autoscala. L’incendio è stato domato in brevissimo tempo da due squadre, mentre altri pompieri, indossati gli autorespiratori e i dispositivi di protezione individuali, sono saliti fino all’ultimo piano dello stabile, dov’era rimasta ancora un’inquilina, e l’hanno accompagnata fino in strada. La donna di 39 anni, rimasta lievemente intossicata, è stata immediatamente stabilizzata dai sanitari del 118, intervenuti sul posto con un’ambulanza e un’auto medicalizzata. Anche un vigile del fuoco è rimasto leggermente ustionato nell’intervento ed è stato medicato dai sanitari. Entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Cattinara. Le loro condizioni non sono gravi.


Sul posto sono intervenute anche una volante della polizia di Stato e una pattuglia di carabinieri della stazione di Guardiella. Gli agenti e i carabinieri, hanno dovuto calmare gli animi esacerbati dei residenti rimasti in strada al freddo per oltre due ore, in due episodi di forte nervosismo contro l’inquilino dell’appartamento andato a fuoco.


All’origine delle fiamme, secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, il possibile malfunzionamento di un dispositivo elettrico che è andato in cortocircuito. Di lì allo sviluppo e propagazione dell’incendio sono bastati pochissimi minuti. Le fiamme hanno attecchito velocemente le altre stanze della casa, danneggiando maggiormente la zona della cucina e soprattutto il solaio sovrastante. Danni che hanno reso inagibile, oltre che l’intero appartamento andato a fuoco, anche una porzione di quello del piano di sopra. I tecnici dei vigili del fuoco, dopo aver domato l’incendio, hanno provveduto a controllare tutti gli appartamenti dello stabile utilizzando appositi strumenti di misurazione. Controlli rivolti sia alla sicurezza e stabilità dell’intero stabile, sia alla possibile presenza di gas e fumi combusti pericolosi per la vita umana.


Dopo circa due ore, tutti gli abitanti del condominio sono stati fatti rientrare, ad esclusione della coppia residente nell’appartamento andato a fuoco che per i danni subiti, come accennato, è stato dichiarato inagibile. Sul posto anche un incaricato dell’Ater per valutare le condizioni dell’edificio e fornire supporto agli inquilini dello stabile.


I residenti dell’appartamento andato a fuoco, non potendo rientrare in casa per i gravissimi danni causati dall’incendio e la dichiarazione di inagibilità, saranno ospitati nei prossimi giorni, e soprattutto nelle prossime notti, all’interno di una struttura ricettiva messa a disposizione dall’Ater (ne riferiamo nel box in alto).


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