A Grado in coda di notte con il termos: bruciati i biglietti del Festival

GRADO. Sabato ci sarà il tutto esaurito al Palazzo regionale dei congressi per assistere alla cinquantesima edizione del Festival della Canzone Gradese che quest’anno compie 70 anni. La vendita dei biglietti - tranne la piccola riserva che viene tenuta a disposizione per essere la serata - è andata molto bene. Nel giro di una mattinata, come sempre, tutto era già concluso. Per acquistare i biglietti nelle posizioni ritenute migliori, alcune persone si sono messe in coda alle 3.40... Non si vede più la fila di un tempo semplicemente perché, da un po’ di anni, il primo che inizia ad attendere l’apertura della sala dove sono venduti i biglietti, distribuisce i numeretti come in salumeria.

Solo che la notte scorsa, con la bora che fischiava, le temperature non erano certamente gradevoli. E fintanto che non è stato aperto l’adiacente, all’Auditorium San Rocco, bar Taxi c’è stato di che gelarsi. Ecco perché qualcuno ha pensato bene di arrivare alla prevendita portandosi il termos di caffè, che ha offerto anche ad altri affezionati del festival della canzone gradese. Il giorno prima, invece, i tagliandi erano stati distribuiti agli autori dei brani. Il presidente di Quelli del Festival che organizzano l’evento, Leonardo Tognon, anticipa qualche curiosità sulla gara e sullo spettacolo che sarà aperto dal coro della scuola media che canterà “Mar e Palù”, la canzone scritta da Giacometo Zuberti e musicata da Nandi Summan che ha vinto la prima edizione della manifestazione canora dell’isola nata in occasione del “Veliòn del pescàor” nel 1946.
Un’edizione, quella di quest’anno, che raggiunge il traguardo d’oro - anche la scenografia avrà come pregnante questo colore - e si annuncia sia all’insegna dei ricordi del passato ma che vuole celebrare anche gli ultimi decenni. E per il cinquantenario, dopo tanti anni di basi musicali, torna l’orchestra che complessivamente, comprendendo anche le due coriste, è formata da una quindicina di elementi. Ecco così che per questa edizione le canzoni le si potranno ascoltare in due versioni: quella incisa sul cd che sarà a disposizione nel corso della serata, e quella in sala.

A scegliere la “reginetta” ci sarà principalmente il pubblico, ma non mancherà la giuria di critici quest’anno presieduta da Andrea Fontana, il musicista che recentemente ha lavorato e lavora con artisti del calibro di Tiziano Ferro, Cesare Cremonini e prima ancora con Elisa. Parliamo dei brani. Alcuni dei testi celebrano davvero la canzone della tradizione gradese: pressoché tutti parlano comunque d’amore, anche per Grado il suo mare e la sua laguna, il palù. Come musiche non ci sono i valzer o le polke di un tempo, ma alcune ballate richiamano le più antiche canzoni. Solo qualche numero per far capire quale sia la macchina che si muove nell’allestire l’imponente manifestazione: 46 tra autori e cantanti e una novantina i volontari. Poco meno di un migliaio saranno invece gli spettatori in sala mentre altri, i gradesi residenti all’estero, avranno il vantaggio di poter sentire i brani un paio di giorni prima della manifestazione. Tra quelli che voteranno per eleggere la vincente del Premio International c’è anche Antonio Sanson che si trova in pieno Oceano Indiano di ritorno dal giro del mondo che sta compiendo con la sua barca.
@anboemo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo