A Medea finanza creativa e biologica

MEDEA. In uno dei suoi libri (“La fine del mondo storto”) Mauro Corona preconizza il ritorno all’antico dell’umanità: ovvero dover cacciare per mangiare e costruirsi la casa da sè. Forse...

MEDEA. In uno dei suoi libri (“La fine del mondo storto”) Mauro Corona preconizza il ritorno all’antico dell’umanità: ovvero dover cacciare per mangiare e costruirsi la casa da sè. Forse inconsciamente ma il Comune di Medea offre un esempio in questo senso. Qualche settimana fa la giunta del sindaco Bergamin ha deliberato di accettare le condizioni offerte per l’acquisto di pioppi da parte della ditta Meneghetti Legnami. Tale vendita ha fruttato alle casse comunali la somma di 3.388,30 euro. Poca cosa si dirà, ma cifra non irrilevante a prescindere e soprattutto in tempi di crisi e per un comune minuscolo come Medea. I pioppi in questione sono parte delle piante coltivate nel territorio comunale di Medea, su territori comunali, da parte delle Agenzie agricole di Torviscosa. Questa società li ha venduti alla Meneghetti e il Comune ha avuto la sua parte. I pioppi sono alberi segnati dalla nascita: vengono piantati per ricavare cellulosa e pasta legno per la carta. Quelli che scampano alla manéra saranno vittime del vento essendo sprovvisti di radici. In ogni caso non ci sono dubbi che la provenienza bio di questo gruzzoletto rende la somma ancora più significativa. Banali delizie che solo i piccoli comuni sanno regalare. (r.c.)

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