A Pramollo una nottata di furti a raffica

Incursione dei ladri in alcuni noti alberghi: hanno razziato contante trascurando oggetti di valore
Un’immagine di Pramollo
Un’immagine di Pramollo

UDINE. Pramollo, oasi di pace, dove si può dormire tranquilli, senza chiudere a chiave la porta d’ingresso? Non più dopo quel che è accaduto nella notte tra venerdì e sabato, ma di cui si è avuto notizia soltanto ieri. Tre malviventi, armati di tutto punto, hanno compiuto una raffica di furti ai danni di alberghi al di là e al di qua del confine.

Lo hanno fatto tra le 23 di venerdì e le 2 di sabato, mentre i proprietari, il personale di servizio e gli ospiti dormivano, e sono riusciti a farlo con tutta calma, da veri professionisti, senza che nessuno se ne accorgesse. Hanno portato via soltanto denaro, anzi, soltanto banconote, trascurando monete e altri oggetti anche di valore. Non è noto l’ammontare del bottino, ma dovrebbe aggirarsi su decine di migliaia di euro.

Per non parlare dei danni causati con l’effrazione di porte e finestre. Il raid ha avuto inizio al bar “Kofelam” sulla vetta del monte Madrizze, dove convergono i principali impianti a fune del comprensorio. Qui i ladri sono giunti verso le 23, sicuri di non trovare nessuno (il personale se ne va alle 17). Hanno agito indisturbati, forzando la porta d’ingresso e svuotando cassetti e portafogli contenenti denaro.

Seconda tappa è stata l’hotel Gartnerkofel, di proprietà di Martin Waldner, al centro del villaggio turistico al di là del passo, in territorio austriaco. In questa occasione sono stati meno fortunati. Proprio nella notte tra venerdì e sabato, ogni settimana, viene svuotata la piscina per il ricambio dell’acqua e, per ragioni di sicurezza, l’operazione è segnalata da una specie di allarme. I malviventi, forse credendo di aver provocato essi stessi quell’allarme, si sono spaventati e si sono subito allontanati.

Tappa successiva la scuola di sci Söller, non molto distante, dove hanno avuto qualche difficoltà ad aprire la porta e così hanno rinunciato al colpo, per spostarsi in territorio italiano. Sono entrati nell’hotel “Wulfenia” di Livio Fedrigo, forzando una finestra, impossessandosi del denaro trovato in un cassetto e delle chiavi di un furgone Renault Traffic, che Fedrigo aveva acquistato soltanto 10 giorni prima.

Prima di andarsene hanno fatto visita anche all’hotel “Gallo forcello”, di Riccardo Bearzotti, proprio di fronte. Anche qui hanno forzato la porta d’ingresso e hanno prelevato tutti i soldi trovati nella cassa e nei cassetti. A questo punto con il furgone dell’hotel “Wulfenia” sono risaliti all’hotel Alpenhof, di Hans Plattner, sotto il Gartnerkofel, dove hanno svuotato la cassa del bar e quella della reception, al piano di sotto. Lì hanno prelevato con l’ausilio di un carrello una cassaforte di 300 chili, che hanno caricato sul furgone di Fedrigo, allontanandosi definitivamente in direzione di Pontebba.

I furti sono stati scoperti dai titolari degli alberghi soltanto la mattina dopo. Il furgone di Livio Fedrigo è stato ritrovato in breve tempo, grazie a una segnalazione su Facebook. Era parcheggiato a Pontebba davanti alla chiesa. La cassaforte, invece, era stata abbandonata presso un’ex casermetta militare. I ladri l’avevano sventrata con una flex, prelevandone il denaro, ma lasciando i documenti dell’albergo.

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