A processo per la rapina al Cina Express

Il ventitreenne aveva sottratto 140 euro e poi spinto a terra violentemente la titolare del locale
09/12/2016 Roma, la Polizia di Stato sul luogo del ritrovamento di un cadavere di donna di origine asiatica in via Guglielmo Sansoni a Tor Sapienza
09/12/2016 Roma, la Polizia di Stato sul luogo del ritrovamento di un cadavere di donna di origine asiatica in via Guglielmo Sansoni a Tor Sapienza

Nello scorso settembre aveva messo a segno una violenta incursione nel locale “Cina Express” di San Giacomo. Nout Bartoli, 23 anni, il protagonista di quello che era stato definito un vero e proprio assalto, sarà processato con rito abbreviato. Domani comparirà davanti al giudice Luigi Dainotti. È difeso dall’avvocato Alberto Coslovich.

La data è quella del 30 settembre. L’incursione era finita con l’arresto del giovane da parte degli agenti della Volante. Che erano stati aiutati dagli stessi abitanti della zona. Tutto era cominciato poco prima di mezzanotte. Il giovane si era introdotto nel negozietto di cibo cinese per asporto “Cina Express”, che si trova in prossimità della rotonda di via dell’Istria, tra campo San Giacomo e largo Pestalozzi: approfittando del fatto che la donna dietro il bancone, Pinju Xu, si era allontanata per un momento per recarsi in cucina, con una mossa felina era riuscito a grattare dalla cassa del pubblico esercizio circa 140 euro.

La donna però si era accorta di ciò che aveva appena fatto il ragazzo e aveva tentato di fermarlo. A quel punto Bartoli, ormai all’uscita del locale, aveva reagito spingendo violentemente a terra la cinese, la quale poi era stata refertata al Pronto soccorso di Cattinara con un trauma cranico.

Il giovane non era però andato lontano. Alcune persone presenti in zona - lì accanto c’è anche un bar -, gli avevano impedito di darsela a gambe e l’avevano praticamente consegnato ai poliziotti, intervenuti nel frattempo sul posto. Inevitabile l’arresto per rapina e lesioni aggravate.

Ora Nout Bartoli (vecchia conoscenza del Sert), come lascia intendere l’avvocato Coslovich, si trova ai domiciliari in una comunità terapeutica, condizionato a un percorso di disintossicazione.

In passato Bartoli è stato coinvolto in diverse indagini per droga. Il suo nome era finito in un’inchiesta coordinata dal pm Matteo Tripani sullo spaccio in città. Era emerso che Nout Bartoli assieme ad altri due giovani andava a prendere regolarmente la droga in Slovenia, droga che poi veniva ceduta in città. E per questo motivo era stato arrestato. Dopo un periodo ai domiciliari Bartoli era stato liberato. Infine il nuovo arresto per la rapina nel locale cinese. E ora il processo in abbreviato. (c.b.)

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