A Ragusa scoppia la crisi del mattone

FIUME. Dopo anni di vacche grasse, sta languendo il mercato immobiliare raguseo. Gli ultimi mesi sono stati “una noia tremenda”, provocata – così gli esperti – da un’offerta ridotta e dagli alti costi che confermano Ragusa (Dubrovnik) al primo posto nella graduatoria del mattone più caro in Croazia.
Bastano un paio di esempi per corroborare quanto sopra: in zona Plo›e (Borgo Polato) un metro quadrato viene a costare da 2800 a 3500 euro, a Lapad (San Martino) si va da un minimo di 2300 ai citati 3500 euro.
Gli immobili sono ricercati soprattutto nella penisola di San Martino, poco a ovest del nucleo storico e non c’entra se sono di recente costruzione oppure datati.
Tornando a Plo›e, qui case e appartamenti sono in media i più costosi nella città di San Biagio, ma anche i meno presenti sul mercato. Ci sarebbero poi gli immobili meno costosi a Ragusa, che sono quelli a Mokosica (Ombla), offerti a 1700–2000 euro il metro quadrato, ma non in grado di stimolare troppo i potenziali acquirenti.
«Coloro che si decidono al gran passo sono rari e si tratta soprattutto di cittadini croati – spiega Frano Bezic, presidente dell’ associazione agenzie immobiliari della Regione ragusea – parliamo di giovani famiglie che, tramite prestiti e sovente con l’aiuto dei genitori, optano per l’acquisto dell’immobile. A differenza di Zagabria, dove si contano migliaia di case in vendita, quaggiù il mercato non è esaltante, mentre gli stranieri stanno vendendo quanto comperato in precedenza».
Non sono pochi, anzi, i cittadini d’oltreconfine che stanno vendendo i loro immobili a Ragusa e dintorni. Constatato che in Dalmazia trascorrono un massimo di 90 giorni all’anno, questa categoria – così Bezic - preferisce intascare un piccolo patrimonio e quindi trascorrere le vacanze in Croazia soggiornando in alberghi o presso affittacamere.
Intanto Villa Tito a Ragusa, confiscata ai tempi del regime jugocomunista, è tornata ad essere di proprietà degli antichi proprietari. Parliamo di Marojica Miloslavi„, erede della nota famiglia ragusea Banac, titolare della villa prima che le autorità di Belgrado decretassero la confisca.
L’anziano Miloslavi„, nativo di Ragusa, vive da decenni in Canada e prossimamente dovrebbe portarsi nella città natale per decidere i destini della villa che il Maresciallo non amava troppo, al contrario dell’ex presidente croato Stipe Mesi„, per anni abituale inquilino di questa splendida costruzione in riva al mare a Lapad.
Bisognerà vedere quali saranno le sue decisioni, se sceglierà la villa quale suo “buen retiro” oppure preferirà cedere al canto delle sirene della speculazione alberghiera.
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