L'uscita dall'interrogatorio delle due donne accusate dell'omicidio di Alessandro Venier
L'uscita dall'interrogatorio delle due donne accusate dell'omicidio di Alessandro Venier

Omicidio di Gemona, madre e compagna di Alessandro dal giudice: chiesta la custodia attenuata per la giovane mamma

La richiesta dei difensori di Mailyn Castro Monsalvo all'udienza di convalida, come prevede una recente legge per le detenute madri di prole inferiore a un anno. La madre di Alessandro ha parlato per un’ora

Alessandro Cesare

Udienza di convalida sabato mattina nel tribunale di Udine per le due donne sospettate dell’omicidio del 35enne di Gemona Alessandro Venier. Maylin Castro Monsalvo, 30 anni, e Lorena Venier, 61 anni, sono comparse davanti al giudice per le indagini preliminari Mariarosa Persico alle 9.15.

Ad assistere le due indiziate di omicidio volontario ci sono gli avvocati Francesco De Carlo e Federica Tosel per la 30enne, Giovanni De Nardo per la 61enne.



La richiesta per la giovane mamma

Per Mailyn Castro Monsalvo, 30 anni, cittadina colombiana, accusata di aver ucciso e fatto a pezzi il compagno Alessandro Venier di 35 anni, assieme alla suacera Lorena Venier, di 61 anni, nella loro villetta di Gemona, la difesa ha chiesto la custodia attenuata per detenute madri di prole inferiore a un anno, prevista dalla legge in vigore dall'aprile scorso.

In questo modo la donna potrà prendersi cura della bimba avuta dalla vittima, Alessandro Venier, che ha soltanto sei mesi. Lo ha reso noto la stessa avvocata difensore della donna, Federica Tosel, al termine dell'udienza di convalida dell'arresto che si è svolta stamattina al Tribunale di Udine , davanti al Gip Mariarosa Persico.



"La mia assistita si è avvalsa della facoltà di non rispondere - ha precisato il legale di fiducia - anche perché le sue condizioni psicofisiche sono precarie.

E' confusa, rallentata nell'eloquio e nei movimenti. Durante l'udienza, con grande umanità e chiarezza di linguaggio, facilitando la comprensione a una persona che è di madrelingua spagnola, il giudice ha descritto gli accadimenti e Mailyn forse ha preso coscienza, condizione che ieri in carcere non aveva".

 

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La Procura, invece, ha chiesto per la donna la custodia cautelare in carcere, contestando, oltre all'omicidio volontario premeditato, in concorso, aggravato dalla presenza di una minore, anche il vilipendio e l'occultamento di cadavere. Il Gip si è riservato la decisione.

La mamma di Alessandro ha parlato per oltre un’ora

Ha parlato, invece, Lorena Venier, rimasta nell'aula gip per oltre un'ora, fornendo ulteriori dettagli sulla dinamica dell'omicidio e sul movente. Il suo legale, Giovanni De Nardo, si è opposto alla misura cautelare in carcere ritenendola eccessiva, considerando più opportuna la misura degli arresti domiciliari non ravvisando il pericolo di fuga.

 

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