A scuola di legalità con la finanza

Letteratura, storia, matematica e... legalità, in particolare legalità economica, che vuol dire anzitutto rispetto per le casse pubbliche e la collettività e dunque pagare le tasse e comprare merce “regolare” e non, ad esempio, una che le assomiglia ma reca un marchio falso. Nei giorni scorsi i militari della guardia di finanza sono entrati a scuola mettendosi dalla parte dei “prof” per esporre per l’appunto agli studenti la loro “lezione”, una lezione inedita basata proprio sulle loro esperienze professionali. Teatro dell’incontro fra i “docenti” delle Fiamme gialle e i ragazzi sui banchi, giunto alla quarta edizione, è stato a Trieste l’Istituto statale di istruzione superiore Carducci-Dante. Si tratta - come si legge in una nota del Comando provinciale - che trae origine da un protocollo d’intesa tra il Comando generale delle Fiamme gialle di Roma e il ministero dell’Istruzione, finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento denominato “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività di educazione civica in senso lato dedicato agli studenti di elementari, medie e superiori. In questo caso i militari della guardia di finanza si sono rivolti, come detto, a quelli che sono più vicini ormai a diventare gli adulti di domani, cioè agli studenti delle superiori. «L’intento - così il comunicato - è di far maturare la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento all’attività svolta dal Corpo a contrasto dell’evasione fiscale, dello sperpero di denaro pubblico, della contraffazione, delle violazioni dei diritti d’autore, degli illeciti in materia di sostanze stupefacenti e, in generale, di ogni forma di criminalità economico-finanziaria».