A scuola di sport Nuovo corso di studi debutta a Gorizia

Il liceo scientifico paritario “Paolino d’Aquileia” promuoverà la specializzazione dal prossimo anno
Bumbaca Gorizia 24.06.2011 Volley giovanile, Italia Russia -Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 24.06.2011 Volley giovanile, Italia Russia -Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA

I futuri campioni dello sport, i grandi specialisti della preparazione atletica e della fisioterapia o, chissà, nuovi ottimi dirigenti sportivi, si formeranno a Gorizia. Una possibilità inedita e di prestigio, per tutta la città, offerta dal prossimo anno scolastico dal liceo linguistico europeo paritario “Paolino d'Aquileia”, dove sarà attivato il nuovo indirizzo di liceo scientifico sportivo.

A presentarlo sono stati i vertici dell'istituto superiore di via Seminario, l’arcivescovo Dino De Antoni e tutta una serie di autorità del mondo della politica e dello sport goriziano, a vario titolo partner del progetto. Un progetto che il preside Giorgio Giordani non ha esitato a definire una “sfida”. «Partendo per questa nuova, impegnativa avventura, abbiamo ben chiari due elementi di riferimento – ha detto Giordani -. Il primo è la qualità della scuola, ovvero l'intenzione di continuare a svolgere un ruolo formativo ed educativo importante. Il secondo è il contesto: ci interessava evitare la concorrenzialità con l'offerta già fornita dalla scuola pubblica. Da queste basi è nata l'idea di proporre qualcosa di diverso e interessante a Gorizia».

L'offerta formativa del nuovo indirizzo (che punta ad attrarre giovani da tutta la provincia, ma anche dal resto della regione) darà la possibilità agli studenti di conoscere meglio se stessi – tra le materie, anche elementi di anatomia, scienze dell'alimentazione, ecc. -, di sapersi gestire nelle diverse attività e di progettare il proprio futuro. Nel campo dello sport e del mondo che attorno a esso ruota, a esempio.

«È un punto di svolta per il liceo – ha detto l'arcivescovo De Antoni, definendo il progetto «un grande impegno per la diocesi» -, e ci auguriamo possa diventare una svolta positiva anche per la città». Sicuramente, comunque, un progetto innovativo, come ha detto anche il sindaco Ettore Romoli nel suo saluto.

A coordinare l'iniziativa è stato Paolo Montena, docente di educazione fisica, che ha spiegato in sintesi la strutturazione dell'offerta formativa. Il titolo di studio, al termine dei cinque anni, sarà di maturità scientifica, e le lingue straniere imparate saranno inglese e, a scelta, spagnolo, tedesco o francese. (m.b.)

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