A Trieste l'abbraccio finale tra Salvini e Berlusconi a campagna elettorale finita

TRIESTE Dopo aver chiuso la campagna elettorale separatamente (per tutta la giornata di venerdì 27 aprile i capi della coalizione si sono trovati più volte a pochi metri di distanza, senza concedersi tuttavia neppure un saluto), Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si sono incontrati, in tarda serata, all'Harry's Bar, in piazza dell'Unità d'Italia a Trieste.
Abbracci, risate e un breve colloquio per i leader di FI e della Lega. «Il centrodestra è unito, nessuno lo dividerà», sono state le parole, a quanto si apprende, di Berlusconi, seduto al tavolo con tutta la delegazione parlamentare azzurra che lo ha accompagnato nella giornata elettorale a Trieste.

Salvini si è seduto per alcuni minuti al tavolo di Berlusconi, nella piazza centrale di Trieste. Con il leader della Lega anche il candidato del centrodestra alle Regionali Massimiliano Fedriga.

«Vinceremo in Friuli Venezia Giulia e andremo al governo», ha sottolineato, a quanto si apprende, l'ex premier che ha lasciato il bar triestino poco dopo Salvini concedendosi ai selfie chiesti dai passanti.
Con il leader azzurro, tra gli altri, i parlamentari Licia Ronzulli, Gabriella Giammanco, Simone Baldelli, Sestino Giacomoni.
La mattina di Berlusconi era iniziata a Trieste, dove l’ex Cavaliere è stato accolto davanti alla Prefettura dal sindaco Roberto Dipiazza. Pochi attimi prima il sindaco lo aveva definito «un personaggio politico straordinario», aggiungendo che «l’importante è votare Fedriga e il partito del centrodestra che ognuno preferisce». Berlusconi allarga un sorriso: «Che piacere salutarti nella piazza più bella del mondo». Il leader è in forma, seguito dal solito stuolo di parlamentari, collaboratori e donne avvenenti. La visita parte dal municipio e continua con un giro per il centro, dove il grande capo si concede ai selfie e si ferma più volte per fare dichiarazioni.
In serata, davanti a un'affollatissima piazza della Borsa si era invece svolto il comizio finale di Massimiliano Fedriga e Matteo Salvini. Il primo a parlare è stato il candidato presidente: "Qui c’è voglia di cambiamento e futuro per la nostra terra. E io ho scelto la mia terra e la mia gente, mentre c’è chi è scappato a Roma dopo aver distrutto la regione». Fedriga accusa la gestione del centrosinistra: «Il diritto alla salute devastato, devastati gli enti locali, aperto i confini e importati immigrati da tutta Europa». Salvini nota invece come «del Pd in queste settimane non si è visto nessuno: hanno messo in conto di aver già perso e Serracchiani si vergogna a farsi vedere in giro. Con Max prenderemo per mano questa splendida terra per dieci anni».
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